Reggio, dalla sinergia tra Comune e Università nasce l’osservatorio siti Unesco

Un importante accordo di collaborazione istituzionale, è stato sottoscritto tra l'assessorato alla Cultura del Comune di Reggio Calabria e il Dipartimento PAU dell'università "Mediterranea". L'intesa, fortemente voluta dall'assessore, Patrizia Nardi, intende mettere a frutto, anche nella nuova prospettiva metropolitana, l'esperienza accumulata in quasi trent'anni di attività di ricerca dal Dipartimento PAU, diretto da Simonetta Valtieri. Altro punto fondamentale, inoltre, è la valorizzazione del significativo patrimonio di competenze presenti nelle risorse umane formate dal Dipartimento attraverso il proprio dottorato di ricerca. Competenze che oggi grazie a questo accordo, che vanta il patrocinio dell'Icomos Italia presieduto da Maurizio Di Stefano, possono essere messe a servizio del territorio. L'accordo scaturisce dalla volontà dell'Amministrazione comunale di Reggio Calabria, espressa dal sindaco, Giuseppe Falcomatà, di dotarsi di strumenti idonei a programmare e accompagnare le politiche di sviluppo del proprio territorio, a partire dai processi di rigenerazione urbana e di valorizzazione delle risorse identitarie.
Grande soddisfazione è stata espressa, in tal senso, dal Rettore della "Mediterranea", Pasquale Catanoso, che ha sottolineato l'importanza della collaborazione tra le istituzioni per risollevare le sorti della città, assicurando la piena disponibilità dell'Ateneo reggino.
Un significativo contributo al raggiungimento degli obiettivi sarà dato dall'autorevole Comitato scientifico dell'Osservatorio, costituito da docenti universitari (anche degli atenei di Messina e La Sapienza di Roma) e rappresentanti di soggetti che operano sul territorio, come le Soprintendenze, il Parco Nazionale d'Aspromonte e Confindustria.
"In materia di riconoscimento siti Unesco – ha spiegato Nardi - la Calabria registra un enorme ritardo. Con questo Osservatorio che nasce in seno al Comune di Reggio, in stretta sinergia con il PAU, diamo slancio ai percorsi di valorizzazione del patrimonio culturale, naturale e paesaggistico. Reggio si trova in una posizione privilegiata in un triangolo Unesco formato dall'Etna, dalle isole Eolie e dalla Varia di Palmi. Non possono esistere percorsi di valorizzazione senza una partecipazione attiva e consapevole delle comunità. In quest'ottica guarda il nostro assessorato, che insegue il sogno della candidatura dello Stretto su cui ci sarà tanto da lavorare. Un riconoscimento Unesco, d'altra parte, non è qualcosa che si decide a tavolino. Le dinamiche internazionali sono estremamente rigorose, premiano l'unità d'intenti e i contenuti che stanno alla base di un progetto di promozione".
"L'accordo – ha evidenziato Valtieri - prevede che il Dipartimento PAU, attraverso il proprio laboratorio, "LaborEst", attivi a palazzo San Giorgio una sede operativa del proprio Osservatorio Siti Unesco "Andrzej Tomaszesky", che svolgerà una funzione di supporto tecnico–scientifico alle iniziative che il Comune di Reggio intende avviare nel campo della valorizzazione e promozione del patrimonio materiale e immateriale presente sul proprio territorio attraverso percorsi di tutela, salvaguardia, promozione e valorizzazione finalizzati a procedure di candidature Unesco".
La responsabilità scientifica delle attività è affidata ai professori Francesco Calabrò e Lucia Della Spina che, in una logica di tipo interdisciplinare, individueranno anche le ulteriori competenze specialistiche di volta in volta necessarie, di concerto con il proprio Dipartimento.