Chiesti 12 anni di reclusione per l'ex consigliere regionale Cosimo Cherubino

cherubinocosimoIl sostituto procuratore della Dda di Reggio Calabria, Antonio De Bernardo, ha chiesto la condanna per il clan Commisso e per i politici che sarebbero stati in combutta con la cosca di Siderno. Nel dettaglio, il pm antimafia ha chiesto 12 anni di carcere per l'ex consigliere regionale Cosimo Cherubino e per Antonio Commisso, classe 1973. Dieci anni sono stati invocati per Domenico Commisso, classe 1975. Infine l'accusa ha richiesto una condanna a 9 anni di reclusione per Rocco Commisso, Damiano Rocco Tavernese, Rocco Tavernese e Giovanni Verbeni.

L'operazione "Falsa Politica" verrà eseguita dalla Polizia di Stato. Una quindicina di soggetti arrestati, tra cui spiccano i nomi di alcuni politici: l'ex consigliere regionale Cosimo Cherubino in primis, ma anche Rocco Agrippo, un passato da assessore provinciale nella Giunta Provinciale di Pinone Morabito, nonché Domenico Commisso, consigliere comunale a Siderno, che del "Mastro" è anche nipote.

A fornire al sostituto procuratore della Dda, Antonio De Bernardo, il grimaldello per scardinare le complicità tra la 'ndrangheta e la politica sono le fondamentali intercettazioni ambientali captate all'interno della lavanderia "Ape Green", a Siderno, vero e proprio fulcro delle attività della cosca Commisso. Un luogo, la lavanderia del "Mastro", in cui sarebbe passato il gotha della 'ndrangheta, ma non solo. Un luogo da assimilare, per valenza investigativa, alla casa di Giuseppe Pelle, a Bovalino, protagonista dell'inchiesta "Reale", o all'agrumeto di don Mico Oppedisano, che ha spalancato agli inquirenti alcuni dei segreti delle cosche racchiusi nell'indagine "Crimine".

L'operazione "La falsa politica" rappresenta dunque il completamento delle indagini "Crimine", Locri è unita", ma anche "Recupero-Bene Comune", l'indagine che ha portato in manette proprio l'ex sindaco di Siderno, Alessandro Figliomeni, arrestato perché considerato interno alla 'ndrangheta con il ruolo di "santista".

E interno alla 'ndrangheta, con ruolo altrettanto importante, sarebbe stato anche Cosimo Cherubino, che, dopo una vita nello Sdi, confluirà nel Pdl, in appoggio a Giuseppe Scopelliti nelle ultime elezioni regionali. Cherubino, comunque, non riuscirà a essere eletto, nonostante, come dicono gli inquirenti, l'appoggio incondizionato dei Commisso: "La 'ndrangheta individua i propri rappresentanti diretti – afferma il procuratore facente funzioni Ottavio Sferlazza – per questo le cosche sono un pericolo per la democrazia, perché si insinuano nelle elezioni che dovrebbero essere la massima espressione della sovranità popolare". Cherubino, Agrippo, Commisso, ma anche Giuseppe Tavernese: non più il "classico" concorso esterno dei politici, ma l'assoluta aderenza alla criminalità organizzata.

La sentenza del Tribunale presieduto da Alfredo Sicuro è prevista per i primi di marzo.