Giunta Regionale: da Oliverio sfida plateale a impegno Cafiero de Raho

romeo orestedi Oreste Romeo*- La nomina di Nino De Gaetano ad assessore della Giunta Regionale sarebbe, secondo una lettura naïf del baratro calabrese, un vero e proprio atto di coraggio.

In realtà, ci si ritrova, dopo oltre due mesi di disinteresse per le emergenze della Comunità Calabrese, davanti ad una sfida, plateale, sfrontata ed arrogante, lanciata all'indirizzo dell'impegno profuso dal capo della Procura della Repubblica di Reggio Calabria.

Certo, il coraggio non difetta al Presidente Oliverio, perché non era alla portata di tutti rivendicare, come egli si è pure prestato a fare a dispetto di ogni evidenza, la paternità della "scelta" della Farmacista Lanzetta come assessore regionale: plurime sono state negli ultimi giorni le indiscrezioni giornalistiche che hanno dato conto di un insistito pressing renziano in tal senso, il cui "felice" esito è attestato dall'ufficialità.

Addirittura, la verve creativa del nuovo Governatore rasenta la temerarietà nel momento in cui reputa di poter presentare l'ormai ex ministra come risorsa "competente e sperimentata" a disposizione della Calabria.

Se la sperimentata competenza della ex Sindaca di Monasterace ha prodotto il dissesto di quel Comune quale titolo idoneo ad occupare una poltrona a Palazzo Chigi, nessuno si attenda oggi che il sacro fuoco della Legalità possa costituire un insormontabile ostacolo perché la dott.ssa Lanzetta sieda a Palazzo Alemanni accanto al suo collega compagno De Gaetano.

Questa è l'Italia del ciarlatano fiorentino.

E la Calabria?

C'è qualcosa di nuovo in Calabria, anzi ... di antico: le solite piccole cose di pessimo gusto!

*Avvocato ed esponente di Reggio Futura