Villa San Giovanni (RC), i ragazzi della IV AC dell'Istituto Alberghiero vincono il premio nazionale "I giovani ricordano la Shoah"

igiovaniricordanolashoahdi Pasquale Cotroneo - La parte migliore di noi stessi a volte sembra essere nascosta dal pregiudizio e dall'intolleranza.

E' il 2014, e Nazih è un ragazzo di origine marocchina che vive da poco in Italia e che non è accolto bene dai suoi compagni di scuola.
Un giorno la madre di un alunno, un compagno di Nazih, chiede con tono minaccioso al dirigente scolastico di spostare il ragazzino di origine marocchina in un'altra classe, adducendo banali motivazioni, senza ottenere però alcun risultato, grazie all'atteggiamento della Preside che in maniera risoluta invita la donna ad avere un comportamento tollerante nei confronti del ragazzino.

A casa di Emma, durante la visione del film "Il bambino col pigiama a righe, consigliato agli alunni dall'insegnante di storia nell'ambito di una lezione sulla Shoah, i ragazzi vengono coinvolti dalle forti immagini e ricordano alcuni atteggiamenti di razzismo che loro stessi hanno avuto nei confronti del compagno straniero.

La drammaticità della Shoah è inarrivabile ma ciò non ha impedito ai ragazzi della IV AC dell'Istituto Alberghiero di Villa San Giovanni di provare a misurarsi con questa tragedia.

Dalla Shoah al razzismo dei giorni nostri.

Lo hanno fatto con un cortometraggio coraggioso ed emozionante, che ha così conquistato il primo posto al concorso scolastico nazionale "I giovani ricordano la Shoah" rivolto a tutti gli studenti, al fine di promuovere studi e approfondimenti sul tragico evento che ha segnato la storia europea del Novecento.
Un concorso organizzato nell'ambito delle iniziative che saranno realizzate in occasione del "Giorno della Memoria" fissato per il 27 gennaio di ogni anno, dall Ministero dell'Istruzione, sotto l'Alto Patronato del Presidente della Repubblica, e in collaborazione con l'Unione delle Comunità Ebraiche Italiane, e quest'anno giunto alla XIII edizione.

Perché come dice Papa Francesco "L'indicibile atrocità della Shoah non può essere dimenticata, il nostro dovere è tener presente il loro dolore per mantenerli vivi nel nostro ricordo, e la memoria non sia solo ricordo ma serva soprattutto a sforzarsi di comprendere il messaggio per l'oggi e divenire luce che illumina il futuro".

Un razzismo purtroppo sempre presente, che non cessa di provocare moti d'intolleranza più o meno violenta: e non soltanto verso nazioni d'altro colore e d'altra civiltà, trasformandosi in discriminazione più diffusa, spesso verso i più deboli.

Ed ancora strettamente legato ai flussi migratori, fondato sulle intolleranze nei confronti delle minoranze religiose e sessuali.

È necessario pertanto educare, dimostrare l'assurdità delle sue basi, smontare i suoi meccanismi, non abbassare mai la guardia, perché come dimostrano i sentimenti e il clamore suscitati all'indomani dell'attacco terroristico a Charlie Hebdo, il pericolo è sempre dietro l'angolo.

Ebrei, Neri, ed ora Musulmani ed Islamici. Ma potrebbe arrivare anche il turno dei bianchi.

Tutto dipende da dove nasce il malessere e tutte quelle contraddizioni che si sfogano nel capro espiatorio perfetto.

Ai ragazzi della IV AC dell'Istituto Alberghiero di Villa San Giovanni il merito di aver dimostrato anche attraverso un finale originale, come sia possibile concepire la diversità come ricchezza e condivisione.

I ragazzi dell'Istituto Albergiero saranno a Roma martedì 27 gennaio per ritirare il premio.