Sovraffollamento carcerario in diminuzione negli istituti della provincia di Reggio Calabria: i numeri

carcere2La relazione di inaugurazione dell'anno giudiziario nel distretto di Reggio Calabria ha fatto il punto anche sulla situazione penitenziaria del distretto. Rispetto all'anno precedente, è sicuramente in diminuzione il fenomeno del sovraffollamento carcerario negli istituti di pena, ad eccezione della Casa Circondariale di Locri. Nella Casa Circondariale di Reggio Calabria "G. Panzera", nel decorso anno la popolazione è rimasta invariata a cagione dei lavori di ristrutturazione che hanno interessato i reparti di Alta e Media sicurezza, pertanto l'Istituto era attivo solo al 50%, mentre a causa dei lavori di ristrutturazione della Sezione Femminile la relativa popolazione è stata trasferita presso il nuovo Istituto di Reggio Calabria "Arghillà". L'Istituto è stato destinato all'Alta Sicurezza e per i detenuti ristretti sono stati previsti vari percorsi socio-rieducativi, oltre il percorso socio-spirituale "Homo" curato dal Vescovo metropolita. Nella Casa Circondariale di Reggio Calabria "Arghillà", istituita in data 18.7.2013, al 30.6.2014 erano presenti 223 detenuti (al 30.6.2013 non era stata aperta) di cui 39 stranieri, 22 tossicodipendenti e 33 donne, a fronte di una capienza tollerabile massima di 387 unità e regolamentare di 306. L'Istituto è stato destinato alla Media Sicurezza e sono state perviste varie ed articolate attività ed iniziative trattamentali, tra cui l'allestimento di una vigna su un vasto terreno annesso all'Istituto. - Nella Casa Circondariale di Palmi "F. Salsone" al 30.6.2014 erano presenti 183 detenuti, dei quali 61 appartenenti al circuito di Media sicurezza (erano 241 al 30.6.2013), a fronte di una capienza regolamentare di 137 unità e tollerabile di 198 unità, con presenza medie di ristretti che si aggirano intorno alle 250 unità. Tuttavia sono stati adottati provvedimenti di sfollamento dei detenuti per garantire ad ogni ristretto, quanto meno, la misura minima di 3 mq. di spazio nella camera di pernottamento.

Nella Casa Circondariale di Locri al 30.6.2014 erano presenti 166 detenuti, di cui 23 stranieri e 10 tossicodipendenti (erano 166 al 30.6.2013), a fronte di una capienza tollerabile massima di 141 unità e regolamentare di 89, con una percentuale rilevante di stranieri e tossicodipendenti (rispettivamente, circa 23 e 8 in media nel periodo). La Casa di Reclusione di Laureana di Borrello, istituto pilota per l'esecuzione delle pene di detenuti definitivi in regime di "custodia attenuata", (tutti appartenenti al circuito penitenziario della Media Sicurezza), alla data del 30.6.2013 risultava temporaneamente chiusa. L'Istituto è stato riaperto in data 26.9.2013 e al 31.12.2013 erano presenti 26 detenuti, ridottisi al 30.6.2014 a 22 (a fronte di una capienza regolamentare di 34 e tollerabile di 68).

In ossequio alle disposizioni dipartimentali, conseguenti alla sentenza Toreggiani, presso la Casa Circondariale di Reggio Calabria e Arghillà sono state aumentare le giornate destinate ai colloqui con i familiari comprendendovi anche la giornata di domenica. Vengono segnalate dalla Direzione della Casa Circondariale di Reggio Calabria e di Arghillà, oltre che dalla Casa di Reclusione di Laureana di Borrello, diverse problematiche concernenti i servizi sanitari delle strutture penitenziarie transitati al Servizio Sanitario Nazionale in virtù del D.P.C.M. 1.4.2008, anche per la inadeguatezza delle dotazioni strumentali interne. Accomuna tutti gli istituti di pena del distretto la cronica carenza delle dotazioni del personale civile e, soprattutto, di Polizia Penitenziaria.