Francesco Scafaria (Mri) sul taglio dei fondi Decreto Reggio: "E' ora di dire basta!"

"Dopo la triste notizia dell'ennesimo furto fatto alla città di Reggio Calabria da parte della politica con la diminuzione dei fondi destinati al "Decreto Reggio", credo che sia ora di dire Basta!" Ad affermarlo è Francesco Arnoldo Scafaria, Movimento Reggini Indignati.

"E' una storia che si ripete, Reggio lasciata morire in una lenta agonia dopo il "colpo inferto al cuore" con lo Scippo del Capoluogo. Ma purtroppo io vorrei mettere a risalto un' altra situazione, causa di altre ruberie, dove vede protagonista sempre la Sinistra, quella che riuscì a portare alla sanità calabrese un deficit di oltre 400 milioni di euro. Naturalmente, nessuno di quelli che causò ciò ridiede un rimborso preso dalle loro tasca, anzi nelle ultime elezioni collaborarono politicamente per la vittoria di Oliverio, e costrinsero un' intera Regione a vivere, da 8 anni fino ad oggi, piena di lacrime e sangue. Tutta questa storia tradotta in termini pratici in: "Ospedali chiusi, Personale di supporto assente, Personale Infermieristico ormai logoro ed insufficiente a sopperire alle tante esigenze che si riversano sull' unico Ospedale della città il "BMM" e che è, purtroppo, anche triste meta dei tanti cittadini che giungono dalla Provincia, dove, sempre causa di queste ruberie, in quei pochi Ospedali presenti sono stati dimezzati i servizi. Tutto questo si traduce in liste d'attesa interminabili, pazienti costretti ormai in maniera stabile a rimanere su barelle e tutta una serie di disservizi; ma comunque, ne sono testimoni i tanti articoli fatti nei tanti anni, dalle vittime di tutto questo. Con questo non vogliamo naturalmente colpevolizzare l'Azienda".

"Togliendoci anche il "diritto alla salute" – conclude Scafaria - , cosa altro aspettiamo che ci tolgano, prima di ricordare a chi rappresenta Reggio come parte attiva della maggioranza di governo che la nostra città sta per morire. Ora chiedo a voi grandi Leader: "Siete in grado di fare qualcosa? Altrimenti andatevene tutti a casa".