Trasporti, Fascì (Pdci): "Serve il coraggio di cambiare"

"C'è qualcosa di nuovo in Calabria. Negli ultimi due mesi i cittadini calabresi hanno, con il loro voto, spazzato via Scopelliti ed il quadro dirigente politico che lo coadiuvava ritenendolo colpevole dei guasti che vive oggi la città di Reggio e la Calabria tutta. Falcomatà a Reggio ed Oliverio in Calabria rappresentano l'emblema di una svolta. Certo siamo coscienti di quanti guasti ci siano da riparare sotto le macerie del Modello Reggio prima e del Modello Calabria dopo. (lo chiamavano "Cerchio Magico"; purtroppo non solo non c'era nulla di magico, ma era solo fumo, velleità e promesse vane). C'è una Calabria allo stremo; c'è un popolo sfiduciato; ma ancor più, ci sono i giovani che hanno perso ogni speranza per il loro futuro. Scopelliti e la sua compagine hanno milioni di torti, ma forse il torto maggiore è proprio quello di aver fatto perdere ai giovani la speranza di un futuro. Bene! Adesso tocca a noi girare pagina e dare ai calabresi una via, un progetto di sviluppo per la Calabria. Sia pure a grandi linee nel programma che abbiamo disegnato per presentarci alle elezioni regionali come "lista la Calabria con Speranza per la Calabria" avevamo indicato alcune tematiche fondamentali. Non possiamo riassumerle tutte, ma credo che una Calabria che voglia ripartire deve affrontare in primo luogo il tema dei Trasporti. Infatti, uno dei nodi dell'arretratezza e del mancato sviluppo della Calabria sta proprio qui, nella mancanza di una rete dei trasporti che consenta una viabilità interna ed esterna al territorio Calabrese; un sistema di logistica integrata che consenta di collegare in maniera razionale la Calabria con il resto dell'Italia, con l'Europa e con i paesi del Mediterraneo. La Calabria lo è già geograficamente - ma deve diventare fattivamente, attraverso un'intelligente politica istituzionale, la "Porta" dell'Italia e dell'Europa sul Mediterraneo; per questo occorre mettere in agenda una strategia in cui i porti calabresi - e quello di Gioia Tauro in particolare - diventino lo snodo dei traffici commerciali all'interno del Mediterraneo collegando l'Europa con i paesi del Medio - oriente e dell'Africa Mediterranea. Dopo anni di indicibile gestione del servizio di trasporto, và presto e subito studiato un sistema di trasporto integrato marittimo – aereo - ferroviario - gommato dove l'uno sia al servizio dell'altro e non in competizione tra loro; dove la Regione - Ente sovraordinato - diriga un processo tale da soddisfare le esigenze di mobilità di ciascun utente. Considerare cioè la mobilità come motore di crescita culturale di un popolo, dello sviluppo e dell'accrescimento economico e commerciale del territorio. Siamo stanchi di viaggiare su mezzi fatiscenti e prossimi alla demolizione; di viaggiare su linee secondarie in stato di semi abbandono; di vedere viaggiatori, ammassati indicibilmente l'uno contro l'altro in ambienti maleodoranti e questo per una cronica mancanza di mezzi di trasporto perché perennemente guasti; di subire la soppressione del servizio ferroviario nelle giornate festive e prefestive giorni in cui, diversamente, dovrebbe essere incentivata la mobilità favorendo il turismo regionale ed interregionale. Chi si sognerebbe mai di trascorrere un fine settimana in Calabria sapendo di non trovare mezzi di trasporto. Come si può pensare di incrementare il turismo se si chiude alla mobilità. Penso ai trasporti ferroviari all'interno della Provincia di Reggio; alla fascia Jonica servita con mezzi simili ai primi treni che hanno attraversato l'America come nei film western di Sergio Leone; o ai paesi interni della Piana che si sono visti sopprimere il servizio ferroviario, pur in presenza di una linea ferroviaria, e che li vede ancor più relegati all'interno del territorio con preclusione di un facile accesso al mare ; penso, ancora, che una linea ferroviaria potrebbe collegare la Piana con la fascia Jonica. Ecco come si crea sviluppo o come invece si persevera il sottosviluppo come si è fatto in questi ultimi anni. Quante commesse potrebbero essere affidate dalla Regione alle O.ME.CA. da una Regione che investisse parte dei fondi comunitari per migliorare il trasporto su rotaia. Se una delle ragioni del mancato sviluppo del Porto di Gioia Tauro è dovuta al fatto che da anni si aspetta il completamento del tronco ferroviario che colleghi il porto con la direttrice ferroviaria tirrenica tale da consentire ai container di proseguire il loro viaggio verso l'Europa, deduco che c'è un deficit politico istituzionale grave e grande; eppure sembra che nessuno se ne accorga. Occorre il coraggio di cambiare e la competenza per cambiare. Oggi è forse il momento propizio per avviare un cambiamento radicale, per migliorare il servizio, garantire gli attuali livelli occupazionali e favorire l'assunzione di nuovi giovani anche attraverso l'incentivazione dell'imprenditoria giovanile nell'ambito dei servizi di trasporto. Rifondare il trasporto significa ripartire proprio dalla struttura di gestione regionale dove si avverte l'assenza di una cabina di regia Regionale della Mobilità che dia un adeguato supporto tecnico per lo svolgimento delle funzioni di pianificazione, programmazione, e gestione del trasporto integrato. Rifondare il trasporto significa definire una chiara politica dei trasporti; avere certezze sulle risorse messe a disposizione; definire la carta dei servizi e dei diritti degli utenti; introdurre una chiara politica tariffaria. Questa è la sfida che ha davanti Oliverio ma è anche la sfida per i neoconsiglieri, per i Partiti e le liste che lo hanno sostenuto a partire dalla lista "La Sinistra". Grazie al superamento della quota di sbarramento nella prossima Legislatura la Sinistra sarà rappresentata nel Consiglio Regionale con il consigliere Giovanni Nucera e così potrà sostenere tante battaglie di civiltà di democrazia e di sviluppo a partire da quella oggi tracciata. Noi queste cose le abbiamo scritte nel nostro programma e – punto per punto – chiederemo al neoeletto Presidente di farsene carico, di assumerle e di portarle avanti. Siccome siamo convinti che questa è la via giusta saremo nei prossimi mesi impegnati a farla diventare priorità per il nuovo Governo Regionale". Lo afferma in una nota stampa l'avvocato Lorenzo Fascì, segretario provinciale del Pdci di Reggio Calabria.