Reggio, Morosini alla sede de "Le Muse"

Una domenica di grande coesione sociale, umana e spirituale. Questa in sintesi la serata di domenica scorsa che ha visto la presenza presso la sede del noto sodalizio reggino "Le Muse - Laboratorio delle Arti e delle Lettere" di S.E Fiorini Morosini vescovo di Reggio Calabria – Bova.
Un avvenimento importante ha dichiarato subito il presidente Giuseppe Livoti poiché da stasera il palazzo che ospita la nostra sede avrà un'opera piena di significati e significanti.
In queste terre un tempo si svolgeva la processione della Madonna del Divin Soccorso, statua ottocentesca di fattura spagnola condotta a spalla da più di 40 portatori ed oggi proprio tali momenti, li vogliamo ricordare al passante, all'incrocio tra le vie Sbarre Inferiori e San Giuseppe.
Per l'amministrazione comunale di Reggio Calabria ha partecipato il portavoce del sindaco Giuseppe Falcomatà, il dott. Franco Arcidiaco che ha richiamato alla memoria come la cultura a Reggio deve ripartire dalla nostra storia e "Le Muse" si inseriscono pienamente con questo lavoro di ricerca che il presidente Livoti ormai fa da molti anni in questo tracciato.
La mostra "Imago Locis" presso la Sala D'Arte ha ridato una immagine al quartiere con l'attento lavoro di ricerca dell'Archivio di Stato.
Mirella Marra "emozionata direttrice" del noto archivio calabrese, nel suo intervento, più volte si è soffermata sul ruolo della città - giardino tra le contrade di Botteghelle, Soccorso, Sbarre ovvero di quella parte della città che viene ora ricordata e restituita da carte e rilevi acquarellati a mano. Tutto era progettato dalle piante da frutto, agli agrumeti e tutto era ordine, simmetria ed equilibrio come risulta nelle cartografie.
Questa zona dal 1960 in poi è stata brutalmente trasformata ed il cemento ormai ha sostituto la propensione naturale del luogo, un tempo località extra - moenia e ritrovo di note e storiche famiglie reggine. La progettazione dell'architetto Sbaraccani per la nuova chiesa del Soccorso invece è stata presentata per dimostrare come i fermenti nazionali romani erano presenti in città negli anni 70 per il volto nuovo di Reggio anche se del progetto originale è stato eseguito ben poco.
L'arrivo di S.E. Fiorini Morosini acclamato dal Coro delle Muse diretto dal maestro Enza Cuzzola , altro elemento di richiamo per molta gente arrivata da tutta la città. Via San Giuseppe è divenuta palcoscenico di una sentita benedizione poiché come ha ribadito S.E occorre ripartire dalla città e la cultura ne è parte integrante. L'arte serve anche a questo e una targa - scultura può servire a pensare, riflettere e fare sentire i cittadini più vicini.
Una epigrafe che ospita i versi - preghiera scritti da Mons. Giorgio Costantino in cui emerge come la Madonna del Soccorso è stata da sempre molto venerata nella nostra città. Una Madonna che soccorre, consola e sostiene. Mons. Giorgio ricorda la collaborazione con Le Muse ed il suo presidente; la Messa degli artisti che si svolge a Natale e Pasqua è anche preziosa collaborazione dell' associazione alla zona Sud della città.
Benedetto insieme all'epigrafe anche un importante bassorilievo, scultura del prof. Pino Gattuso che ha realizzato appositamente per Le Muse, una Madonna (dalle fattezze meridionali ed accentuate da effetti tecnici meticolosi), che intercede con il Figlio Gesù per i figli di un città, "la nostra Reggio" che sta attraversando un particolare momento storico.
Dopo anni dunque in città viene posta una targa da animatori culturali che nel silenzio e lontani da clamori, all'insegna della gratuità hanno creato un ulteriore riferimento storico, umano e spirituale.