Riciclaggio, truffa e detenzione di armi: tre arresti nel reggino

Continuano le attività di controllo del territorio, svolte dai Carabinieri del Gruppo di Locri, anche con il supporto dei militari della Compagnia d'Intervento Operativo (CIO) del 10° Battaglione "Campania" e delle unità cinofile e dei Carabinieri del Gruppo Operativo "Calabria" (GOC), nell'ambito della pianificazione coordinata dei servizi realizzata sulla scorta delle politiche di controllo del territorio implementate sotto la direzione generale del Prefetto di Reggio Calabria, dottor Claudio SAMMARTINO, come continuano a essere allestiti numerosi posti di controllo e anche alcuni posti di blocco a due sensi di marcia sia nel presidio dei punti di obbligato passaggio della giurisdizione di competenza, sia nelle aree rurali e nelle periferie dei principali centri urbani, come anche sono numerose le perquisizioni, domiciliari, personali e veicolari effettuate.

A Locri Maurizio Bova, 37enne da Ardore, è stato arrestato dai Carabinieri della locale Stazione perché deve scontare 6 anni, 10 mesi e 24 giorni di reclusione su ordine di esecuzione per la carcerazione, emesso dalla Procura Generale della Repubblica presso la Corte d'Appello di Catania di reclusione a seguito di un provvedimento di cumulo pene per i reato di truffa e spaccio di sostanze stupefacenti, commessi, rispettivamente, ad Ardore l'11 gennaio 2003, e nella provincia di Catania, unitamente ad altre persone, dal 1° aprile al 1° giugno 2005. L'uomo, espletate le formalità di rito, è stato tradotto dagli operanti presso la Casa Circondariale di Locri.

A Bruzzano Zeffirio, i Carabinieri della locale Stazione hanno tratto in arresto, sottoponendolo alla detenzione domiciliare, Giovanni Mordini, 26enne, in ossequio a un'ordinanza di esecuzione di pena detentiva emessa dalla Procura Generale della Repubblica di Reggio Calabria - Ufficio Esecuzioni Penali, dovendo egli espiare la pena di 11 mesi e 20 giorni di detenzione domiciliare in quanto riconosciuto colpevole, tra l'altro, del reato di detenzione abusiva di armi, commesso in Reggio Calabria il 10 maggio 2011, allorquando, nel corso di una perquisizione domiciliare, fu trovato in possesso di una pistola cal. 7.65 con matricola abrasa, illegalmente detenuta e di numerosi proiettili dello stesso calibro;

A Gioiosa Jonica, i Carabinieri della locale Stazione hanno arrestato il 49enne Francesco Fuda. Condannato per ricettazione, riciclaggio e truffa, deve scontare la pena definitiva di anni 5, mesi 4 di reclusione e 3.400,00 euro di multa in ossequio a un provvedimento di esecuzione di pene concorrenti nei confronti di condannato in stato di libertà e contestuale ordine di esecuzione emesso dalla Procura Generale della Repubblica di Reggio Calabria – Ufficio Esecuzioni Penali, poiché riconosciuto colpevole dei reati di: ricettazione continuata, commessa in Siderno e Gioiosa Jonica nel 2005; riciclaggio, commesso in Grotteria nell'ottobre 2005; truffa in concorso, commessa in Montefiascone da gennaio a marzo 2011; truffa, commessa in Gioiosa Jonica nell'ottobre 2005. L'uomo, espletate formalità di rito, è stato tradotto presso la Casa Circondariale di Locri.