Finte aste giudiziarie a Reggio, “vendevano” macchine e beni Afor: ecco i nomi degli arrestati

manette newHanno approfittato della situazione di crisi economica per trarre da questo lauti profitti. Sono scattate questa mattina le manette per tre persone nei confronti delle quali i finanzieri del Comando provinciale, e agli uomini della Sezione di Polizia giudiziaria del Corpo forestale di Reggio Calabria, hanno eseguito tre misure di custodia cautelare in carcere, emesse dal Gip del Tribunale di Reggio Calabria, su richiesta della Procura della Repubblica. Da quanto è emerso dalle indagini, sono stati accertati almeno una quarantina di casi in cui malcapitate vittime, con vari stratagemmi ed artifizi, sono state indotte a credere che erano in corso di svolgimento aste fallimentari assolutamente inesistenti, nell'ambito delle quali venivano fittiziamente vendute autovetture indicate come sequestrate, nuove o da immatricolare, a prezzi vantaggiosissimi. In un'altra circostanza, gli autori della truffa avrebbero simulato la vendita di beni in dismissione dell'Afor (Agenzia Forestale Regionale Calabria), come animali, gazebi e autovetture. Ecco i nomi degli arrestati:

Felice Caruso, nato a Reggio Calabria il 09/09/1975;

Alessandro Orlando, nato a Reggio Calabria il 31/07/1970;

Fortunato Fascì, nato a Reggio Calabria il 06/10/1949.

Al fine di consolidare la convinzione della bontà dell'operazione, in presenza delle ignare vittime, fingevano telefonate, apparentemente intercorse con fantomatici curatori fallimentari di tali vendite, ma effettivamente intercorse con uno di loro. In tal modo i truffati erano maggiormente invogliati, per non perdere "l'affare", a consegnar loro subito ed in contanti somme spesso di poco al di sotto di 10 mila euro per l'acquisto di auto di valore di gran lunga superiore, altresì alimentando una sorta di passaparola che ha reso il fenomeno oltremodo dilagante. La truffa, in tal modo ben articolata, nel giro di pochissimi mesi, ha consentito ai suoi autori di trarre l'ingiusto profitto di oltre 130.000 euro.
Oltre alle autovetture "fantasma", i tre hanno imbastito un'ulteriore truffa nei confronti di 4 soggetti ai quali erano stati promessi beni in disuso provenienti dall'Azienda Foreste Regionali Calabria (A.FO.R.): casette in legno, mezzi fuoristrada ed agricoli, piccole piscine e addirittura animali e piante, per un ammontare pari a circa 55.000,00 euro. Uno di essi è stato convinto della bontà dell'operazione dopo essere stato accompagnato dai truffatori, presentatisi sotto le mentite spoglie di dipendenti dell'AFOR, pressoun sito dell'ENTE in località "Basilicò" di Gambarie d'Aspromonte, in passato sede di uno zoo di animali esotici. Giunti sul luogo, dopo aver constatato la presenza delle sole "voliere" ma degli animali nessuna traccia, lo hanno tranquillizzato informandolo che gli stessi erano stati trasportati presso un altro sito in attesa della destinazione finale.