Reggio, al convegno dell’A.M.I. il “Cyberstalking… quando le donne non sono benvenute su internet”

cyberstalking confdi Valeria Guarniera - Di stalking, specie negli ultimi anni, se ne parla abbastanza. Certo, le azioni dovrebbero seguire – o addirittura precedere – le parole. Non sempre è così. E i centri antiviolenza che faticano ad andare avanti, i silenzi complici, le ostinate differenze di genere, a volte forzate, spesso colpevoli, dimostrano che a mancare spesso sono proprio le azioni. Le parole no, quelle non mancano mai. Ma anche le parole - quando servono a veicolare messaggi utili, o quando hanno il nobile intento di formare ed informare, di sensibilizzare e solidarizzare – sono assolutamente necessarie, a volte indispensabili. Come dire, una cosa non esclude l'altra: si può fare e parlare.

Con questo intento – per così dire teorico/pratico, di formazione e informazione – l'A.M.I. (Associazione Matrimonialisti Italiani) ha organizzato, proprio in occasione della giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne, il convegno "Cyberstalking... quando le donne non sono benvenute su internet". Partendo dal reportage di Amanda Hesse – "internet, qui le donne non sono benvenute" - giornalista americana che ha approfondito un argomento indubbiamente attuale, ancora poco conosciuto e pieno di insidie, gli spunti per le riflessioni sono stati tanti. E tanti sono stati anche i relatori che - di fronte alla platea dell'Aula Magna Reale dell'Università per Stranieri "Dante Alighieri" – hanno spiegato i vari aspetti e i punti di vista da cui è possibile analizzare questo fenomeno in crescita. Dopo un'introduzione a cura di Anna Bellantoni, Presidente A.M.I. sez Reggio Calabria, le relazioni dei vari professionisti intervenuti - Francesca Panuccio, docente di diritto privato comparato e specializzata in diritto matrimoniale e dei minori; Emanuele La Rosa, docente di diritto penale presso l' Università Mediterranea di Reggio Calabria; Genevieve Di Natale, Commissario Capo Compartimento Polizia Postale e delle Comunicazioni per la Calabria; Filippo Ripepi, psicologo – moderate dalla giornalista Emanuela martino - hanno spiegato ai tanti studenti e avvocati cos'è e come si riconosce il cyberstalking.

"Cyberstalking è l'uso di internet per inseguire, pedinare, assediare, diffamare, minacciare, opprimere, molestare una persona, un gruppo di persone riunite in un soggetto, un raggruppamento politico. Può comprendere la diffamazione, il costante controllo delle azioni virtuali delle persone molestate, le minacce, il furto di identità, un danno provocato a dati, pagine, siti delle persone molestate, la sollecitazione di una attenzione che le persone molestate non vogliono concedere, la raccolta di informazioni al fine di molestare". E' una trappola in cui – per le giovani generazioni, ma non solo – è facile cadere. La piazza virtuale è sempre più affollata. Lì si fanno incontri di tutti i tipi e le amicizie spesso non nascono da basi solide o, quantomeno, da conoscenze reali. E lì con estrema facilità si scrivono abitudini, si pubblicano foto, si raccontano fatti privati. Difficile sapere sempre con chi si ha a che fare. Lo schermo protegge e inganna. Si può diventare vittime con estrema facilità. I Cyberstalkers – hanno spiegato i relatori - attraverso la diffamazione cercano di danneggiare la reputazione della loro vittima. Provano ad intrufolarsi nella vita della persona che hanno preso di mira, attraverso i social e le informazioni che su internet è facile reperire. E poi – quando la piazza virtuale non basta più - cercano in tutti i modi di creare l'incontro. E' importante – hanno sottolineato – fare attenzione alla privacy; non subire in silenzio; copiare tutti i messaggi molesti e salvarli; presentare denuncia. Il cyberstalking è reato: l'articolo 612 bis del codice penale parla infatti di atti persecutori o stalking a mezzo web.

Presenti al convegno anche Luciano Gerardis, Presidente del Tribunale di Reggio Calabria. Alberto Panuccio, Presidente dell'Ordine degli Avvocati di Reggio Calabria. Salvatore Berlingò, Rettore dell'Università per Stranieri "Dante Alighieri" di Reggio Calabria. Giuliana Barberi, Consigliera Pari Opportunità del Consiglio dell'Ordine degli Avvocati di Reggio Calabria. Bruno Fiammella, Presidente AIGA. Giovanna Cusumano, Presidente della Commissione Regionale delle Pari opportunità. Elisa Mottola, Vicepresidente dell'Ordine degli Psicologi di Catanzaro.