Palmi (RC), sul Piano Strutturale Comunale continua la polemica tra il Circolo Armino e il sindaco Barone

"A Palmi un nuovo episodio di intolleranza - sul quale invitiamo a riflettere i cittadini e tutte le istituzioni, laiche e religiose, della città - si aggiunge agli altri già segnalati e non meno gravi, come quello delle locandine di giornale strappate dalle edicole. Le dichiarazioni rese in aula consiliare, martedì scorso 18 novembre 2014, dal sindaco dott. Giovanni Barone, in risposta ad un'interpellanza presentata dalla minoranza di centro-sinistra, non hanno bisogno di alcuna interpretazione. "Io, le persone che stanno nel Circolo Armino e ragionano in quel modo le butterei nell'immondizia perché quelli sono cervelli da immondizia". "Non sono il sindaco di tutti, non mi interessa essere il sindaco di tutti, sono il sindaco solo delle persone perbene", dove ben s'intende, le persone perbene sono necessariamente quelle che la pensano come lui. Queste parole testimoniano, con gretta e spregiudicata violenza, quanto profonda sia l'avversione del primo cittadino di Palmi per la democrazia e la libera espressione delle idee. E tuttavia si potrebbe essere tentati di darne una qualche giustificazione. Il sindaco tradisce, invero, un certo nervosismo. Egli sa che la vicenda del Piano Strutturale gli ha alienato molte simpatie e che la nostra battaglia proseguirà nei prossimi giorni, nei prossimi mesi con rinnovato vigore, sino a che la sua inetta amministrazione non decada. Nondimeno, lo riconosciamo, il carico delle sue cumulate funzioni non gli consente quella lucidità di idee che sarebbe necessaria per svolgere con efficacia almeno uno dei suoi molteplici ruoli: sindaco della città di Palmi, consigliere in provincia, etc. Pertanto, come che siano le cose, gli chiediamo di lasciare subito la poltrona di sindaco perché la nostra città aspira ad un nuovo governo, democratico e capace di affrontare i suoi tanti irrisolti problemi. La città gliene sarà grata, e noi pure". E' quanto si legge in una nota del Circolo Armino di Palmi.