Reggio, famiglie sfrattate: il sindaco Falcomatà e l'assessore Marino rivendicano correttezza operato Comune

In merito alla nota diffusa dalle associazioni Ancadic ed Opera Nomadi, con cui è stata segnalata all'opinione pubblica la vicenda relativa ad alcune famiglie che nelle scorse settimane hanno ricevuto un provvedimento di sgombero da alcuni appartamenti siti nel rione Marconi, il sindaco di Reggio Calabria, Giuseppe Falcomatà, e l'assessore alle Politiche Sociali, Giuseppe Marino, precisano: "Il provvedimento di sgombero è stato disposto ed eseguito dall'Autorità giudiziaria nell'ambito di un più vasto procedimento penale tutt'ora in corso di svolgimento. Le famiglie sfrattate, infatti, risultavano aver occupato abusivamente gli alloggi suindicati. L'Amministrazione Comunale di Reggio Calabria si è adoperata, da subito, nel reperire una soluzione alloggiativa che potesse tutelare, innanzitutto, gli interessi dei minori facenti parte dei nuclei familiari, offrendo ricovero presso alcune strutture di accoglienza, specializzate nell'assistenza a donne e minori, site sul territorio regionale, in assenza di posti disponibili nelle strutture cittadine. Le famiglie hanno rifiutato tale sistemazione, evidentemente optando per altre soluzioni nella loro disponibilità. Si precisa che l'autorità giudiziaria, per uno degli appartamenti, ha disposto la sospensione temporanea del provvedimento di sequestro, stante lo stato di gravidanza di una componente il nucleo familiare nominando custode dell'appartamento la stessa signora, la quale è l'unica legittimata a richiedere, per il tramite del proprio legale, l'autorizzazione giudiziaria al riallaccio dell'energia elettrica. È evidente che l'Amministrazione Comunale, nel ribadire la piena disponibilità all'ascolto ed alla assistenza piena ed assoluta delle persone nell'ambito della più ampia azione a tutela dei diritti, non può che operare nel rispetto delle norme che tra l'altro prevedono la impossibilità di assegnare alloggi di edilizia residenziale pubblica a soggetti che abbiano occupato abusivamente alloggi della medesima categoria nei cinque anni precedenti. Pertanto, l'Amministrazione Comunale, offre nuovamente la disponibilità ad accogliere i minori e le madri presso idonee strutture di accoglienza ed assistenza, precisando la impossibilità a reperire ulteriori strumenti, secondo errate prassi consolidatesi ed in violazione di leggi e regolamenti, con l'intento di riportare le politiche abitative cittadine nell'alveo della legalità e della trasparenza".