Reggio: il 25 novembre il regista Daniele Ciprì alla “Mediterranea” nell’ambito del ciclo di conferenze “Per un osservatorio internazionale sulle grandi opere”

Terzo appuntamento del ciclo di conferenze "Per un osservatorio internazionale sulle grandi opere" con il regista Daniele Ciprì.Il 25 novembre alle ore 11.00, nell'Aula magna di Architettura dell'Università Mediterranea di Reggio Calabria, parlerà sul tema:"Un paesaggio enciclopedico". Il ciclo di conferenze fa parte del progetto The Third Island Ag 64' 94' 14', un percorso che parte dalla ricerca documentaria presentata all'interno della sezione centrale MONDITALIA - XIV Mostra Internazionale di Architettura - la Biennale di Venezia, per tornare poi sui territori coinvolti: il Mediterraneo e la Calabria. L'idea nasce in relazione al 50° anniversario dell'avvio dei lavori per il tronco A3 Salerno-Reggio (1964) e il 20° anniversario dell'apertura del porto di Gioia Tauro (1994), entrambi residui incompleti del "Pacchetto Colombo". Il progetto The Third Island Ag '64 '94 '14 si sviluppa sul territorio, seguendo la traccia di una natura identitaria vero e proprio corridoio verde della nuova Città Metropolitana: dagli ulivi della Piana, ai vigneti dei terrazzamenti sullo Stretto, ai giardini di bergamotto a sud di Reggio Calabria. Il curatore nazionale è Antonio Ottomanelli, ricercatore e fotografo documentarista. Per il Dipartimento dArTe, della Mediterranea, i curatori scientifici sono i professori Gianfranco Neri (direttore del DArte) Ottavio Amaro e Marina Tornatora.

Daniele Ciprì. Regista italiano, nato a Palermo nel 1962. In coppia con Franco Maresco, nella seconda metà degli anni Ottanta del Novecento ha iniziato a collaborare come autore in alcuni programmi televisivi divenuti in breve tempo molto popolari (Blob, Fuori orario). L'esordio cinematografico è avvenuto nel 1995 con Lo zio di Brooklyn, a cui hanno fatto seguito: Totò che visse due volte (1998), film che suscitò parecchie polemiche per lo stile brutalmente realistico; Il ritorno di Cagliostro (2003); Come inguaiammo il cinema italiano - La vera storia di Franco e Ciccio (2005); È stato il figlio (2012), con cui si è aggiudicato il premio per la fotografia alla 69a edizione della Mostra del cinema di Venezia; La buca (2014). Del 2002 è il debutto in teatro con Palermo può attendere, alla Biennale di Venezia.