Reggio, Sera (Cisl) su tirocinanti giustizia: “Non ci fermeremo fin quando non si troverà soluzione definitiva a precarietà”

"In Calabria come nel resto d'Italia , la situazione dei così detti precari tirocinanti della Giustizia rimane complicata nonostante la vertenza ormai in atto da tempo che ha visto momenti culminanti in sit-in e presidi, come quello organizzato a piazza Matteotti a Catanzaro per chiedere conto della loro situazione e del loro futuro lavorativo". Ad affermalo il segretario provinciale della Cisl, Vincenzo Sera che aggiunge: "Lavoratori provenienti da vari settori produttivi che rischiano di uscire dal mercato del lavoro definitivamente, messi in mobilità in un'età difficile.

Dagli impegni presi e dalle somme stanziate, non si comprende come mai ancora non si è programmato un vero intervento al fine di definire questa ulteriore vertenza che vede quasi tremila lavoratori in una situazione drammatica. Solo in Calabria sono circa 700.

Precari tirocinanti che devono far fronte ad una grave crisi economica che si ripercuote anche sulla sfera familiare.

La CISL ha chiesto fin da subito dignità per i lavoratori a qualsiasi titolo. Ha chiesto che fine avessero fatto i 15 milioni di euro stanziati e perché fino ad oggi ne siano stati spesi solo 7,5 mln.

Allo stato attuale – spiega – i lavoratori tirocinanti, cassintegrati, in mobilità, disoccupati ed inoccupati attendono con impazienza di colmare le ore di tirocinio e sperano in un percorso virtuoso che porti ad una contrattualizzazione nel rispetto delle norme del pubblico impiego.

Rivendicano la stabilizzazione, considerato che ormai da quattro anni prestano servizio, se pur ad ore, presso gli uffici giudiziari.

Esperienza lavorativa iniziata nel 2011 con un accordo suggellato fra il Ministero della Giustizia e le Regioni, che si pone come obiettivo il miglior utilizzo di questi lavoratori nell'Amministrazione Giudiziaria, affetta da una cronica carenza di dotazione organica e problemi di carattere organizzativo nella gestione della mole infinita dei processi in corso di definizione, soprattutto nel ramo civilistico.

Lavoratori che costituiscono, quindi, una risorsa preziosa per tentare di tamponare i ben noti problemi del sistema giudiziario.

In questi anni, infatti, i tirocinanti sono stati inseriti a pieno titolo nell'attività lavorativa dell'Amministrazione giudiziaria, affiancando il personale interno degli uffici.

Attività svolta con serietà, acquisendo una giusta professionalità.

L'impegno assunto dal Ministro Orlando di procedere ad oltre 1.000 assunzioni per far fronte al fabbisogno di personale potrebbe essere l'occasione per restituire un futuro lavorativo a questi lavoratori.

La Coordinatrice CISL dei tirocinanti del distretto della Corte di Appello di Reggio Calabria, Maria Scirtò, ha più volte espresso il convincimento che questa possa essere l'occasione per utilizzare i tirocinanti per un contributo fattivo a risolvere i tanti problemi che attanagliano l'attività giudiziaria

Il Ministro Orlando pare abbia già firmato il decreto con l'apposita variazione di bilancio con il quale verranno anticipati 1.5 milione di euro, per consentire l'avvio dei percorsi formativi di questi lavoratori precari della giustizia per il secondo semestre del 2014.

L'impegno della CISL- conclude Sera – sarà massimo per sbloccare le assunzioni in un Amministrazione carente di risorse umane. Un impegno per avere nuova occupazione e reinserimento nel mercato del lavoro per i lavoratori estromessi dallo stesso, per problemi legati alla crisi economica che ha fatto collassare il sistema imprenditoriale locale e non solo.

La CISL non si fermerà fin quando non si troverà una soluzione definitiva alla precarietà".