Reggio, la lettera aperta di Occhiuto a Falcomatà: "Faremo rivoluzione della normalità"

"Carissimo Giuseppe, volevo preliminarmente ringraziarti per l'opportunità che mi hai offerto con la candidatura nella tua lista perché mi hai consentito di toccare con mano l'impegno attivo nella politica.
Il successo ottenuto è certamente importante sotto ogni punto di vista, in particolar modo riguardo alle aspettative che i Reggini ripongono in questa nuova aria che già si comincia a respirare". E' l'inizio della lettera aperta di Msssimo Occiuto, Primavera Reggina, indirizzata al neo Sindaco Giuseppe Falcomatà.

"Nelle settimane precedenti alle elezioni ognuno di noi ha riversato in te, nel progetto che tanti hanno concorso a preparare, nell'idea di città che si stava predisponendo tutte le speranze ed i sogni di vivere nella Reggio Bella e Gentile di cui serbiamo il ricordo indelebile. Tutti sappiamo che è un sogno realizzabile, proprio perché lo abbiamo già vissuto e gli ultimi dieci anni trascorsi lo hanno solo sbiadito.
Come bene e meglio di me hai spesso detto, occorre ricostruire quel rapporto d'amore tra la città ed il suo popolo; amore fondato nel rispetto delle regole, nella passione civile, nella solidarietà e nell'accoglienza. Abbiamo calpestato in lungo e largo le vie della nostra città, cominciando dalle periferie spesso dimenticate, perché è nostra intenzione diventare popolari, nell'accezione del popolo e con il popolo, perché vogliamo far diventare popolari cose che oggi non lo sono, con quella passione politica che muove il nostro impegno.
Saremo certamente capaci di proporre quella novità attesa da troppo tempo ormai, proprio perché la novità siamo noi, il nostro modo di essere, di vivere e di sentire il bene comune.
Tra le tantissime cose su cui intervenire, certamente dovremo porre rimedio alla cosiddetta "questione maschile" provando a modificare il punto di vista, aprendoci ad una discussione reale, proprio perché non temiamo il confronto, che riteniamo invece fonte di ricchezza e di apertura mentale. Sono convinto come te che le donne giocheranno un ruolo fondamentale nell'educazione al bello, proprio perché sane portatrici della beltà.
Sapremo fare fronte comune, sapremo coinvolgere, sapremo accogliere, sapremo attuare quella rivoluzione della normalità che tutti attendono, perché per noi Reggio è un atto d'amore. Con ammirazione, stima ed affetto".