Reggio, Nordo (Ethos): “Un processo virtuoso per lo sviluppo di imprese hi-tech è possibile”

"Possiamo mettere in atto a costo zero un processo virtuoso per l'istruzione universitaria ed il sostegno all'imprenditoria tecnologica innovativa nel comune di Reggio Calabria" lo afferma Giorgio Nordo, ricercatore confermato e professore aggregato presso il Dipartimento di Matematica ed Informatica dell'Università di Messina nonché candidato alla carica di consigliere comunale nella lista ETHOS di Coalizione Reggina con Giuseppe Musarella sindaco, durante una conferenza stampa dal titolo "Istruzione e Sviluppo a Reggio Calabria. Le proposte di ETHOS per la cultura, l'innovazione e l'impresa" che si è tenuta mercoledi 22 ottobre presso la sede di Ethos.
"Non abbiamo bisogni di fondi economici straordinari: la città dispone già di tutti i mezzi necessari e potremmo partire con questo progetto già all'indomani delle elezioni". L'idea è straordinariamente semplice ed efficace: sfruttare la vocazione turistica della città ed applicare una piccola imposta di soggiorno per finanziare nuove borse di studio presso l'Università Mediterranea per gli studenti più meritevoli ma economicamente disagiati e istituire un incubatore di impresa comunale per accompagnare lo sviluppo delle start-up locali, piccole imprese di giovani laureati che vogliono proporre sul mercato prodotti e servizi innovativi ad alto contenuto tecnologico.
"La situazione è allarmante " – afferma Nordo – "a dispetto del fatto che il PIL pro capite della nostra città è inferiore di ben il 37% rispetto alla media nazionale, l'incidenza delle rette universitarie è pressoché identica creando così una grave situazione di disparità economica per i nostri studenti e le loro famiglie. Tuttavia questa situazione critica potrebbe essere notevolmente alleggerita in quanto, secondo i nostri studi, nel giro di appena un anno il Comune potrebbe finanziare almeno 200 nuove borse di studio ed accompagnare concretamente lo sviluppo d'impresa di almeno cinquanta nuove aziende ad alta tecnologia. E' un modello già sperimentato da anni presso molte università italiane e che adesso si sta consolidando grazie all'aiuto degli enti pubblici. Gli incubatori comunali d'impresa sono già una realtà in molte parti d'Italia ed anche Reggio Calabria potrebbe avvantaggiarsene se alla guida del Comune ci saranno persone competenti e preparate che hanno davvero a cuore il benessere della nostra città e dei nostri giovani."
Un incubatore di impresa è un programma progettato per accelerare lo sviluppo delle start-up attraverso una serie di risorse di sostegno alle imprese e servizi, grazie al quale ben l'87% delle giovani aziende coinvolte continua l'attività con profitto e si afferma sul mercato. Un incubatore comunale di impresa permette di aggregare e far lavorare sinergicamente i giovani laureati della nostra città e permettere loro di crescere e produrre ricchezza in loco senza essere costretti ad emigrare.
"Le aziende ammesse al progetto di incubazione comunale mediante un contest, una gara pubblica e trasparente su cui vigilerà una Commissione mista di docenti universitari e di esperti comunali del settore delle Attività Produttive" – spiega Nordo – "avrebbero a disposizione a canoni simbolici (si parla di circa 18 euro al metro quadro) un ufficio di media dimensione in una struttura di proprietà comunale o in uno dei tanti immobili confiscati alla 'ndrangheta, perfettamente attrezzato, dotato di cablatura a banda larga e potranno usufruire del tutto gratuitamente di servizi accessori per le imprese, che consentano loro di concentrarsi sullo sviluppo di prodotti e servizi innovativi da lanciare sul mercato".
In aggiunta, il Comune si farebbe carico dell'organizzazione, del finanziamento e della pubblicizzazione di un evento annuale denominato "Fiera delle Start-Up del Mediterraneo", una tre giorni dell'innovazione, con workshop e conferenze tematiche che consentirà alle varie imprese incubate di presentare la propria attività sia alla cittadinanza che ai potenziali investitori italiani e stranieri senza ulteriori oneri economici e organizzativi.
"Ma c'è di più" – conclude Nordo – "il meccanismo di finanziamento delle borse di studio e l'istituzione dell'incubatore comunale di imprese genererà un circolo virtuoso. Sotto la guida dell'incubator management, nuove aziende hi-tech fioriranno e si radicheranno sul territorio, producendo occupazione e ricchezza con ovvie ricadute sulle casse del Comune che, di conseguenza, potrebbe ulteriormente aumentare i finanziamenti per l'Istruzione e la Ricerca".