di Claudio Cordova - Il porto di Gioia Tauro è "cosa loro" e non solo per quanto concerne il traffico di droga. La 'ndrangheta controlla ogni singolo respiro dello scalo calabrese, riuscendo a gestire direttamente le aziende che vi operano all'interno. E' un esempio assolutamente plastico di come la 'ndrangheta abbia da tempo abbandonato la dimensione violenta e militare per diventare imprenditrice. La complessa indagine "Porto Franco", eseguita dalla Guardia di Finanza su mandato della Dda di Reggio Calabria, porta in manette tredici persone, tredici imprenditori, ritenuti organici alle potenti cosche Pesce, di Rosarno, e Molè, di Gioia Tauro.
Associazione per delinquere di stampo mafioso, riciclaggio, trasferimento fraudolento di valori, contrabbando di gasolio e di merce contraffatta, frode fiscale, attraverso l'utilizzo e l'emissione di fatture per operazioni inesistenti e omesso versamento delle ritenute previdenziali. Una sfilza di reati, tutti aggravati dalle modalità mafiose, quelli contestati agli indagati.
L'indagine della Guardia di Finanza avrebbe dimostrato come la cosca Pesce si fosse infiltrata nel tessuto economico caratterizzato dai servizi connessi all'imponente operatività del porto di Gioia Tauro. Non solo droga, dunque. Ma anche un ingegnoso e asfissiante sistema di controllo dei servizi connessi alle operazioni di import-export e di trasporto merci per conto terzi.
A finire nella rete dei pm antimafia Alessandra Cerreti e Giulia Pantano sono i soggetti che, nel corso degli anni, sono riusciti a rimanere fuori dalle varie inchieste sui Pesce (su tutte l'imponente operazione "All inside"). Indagini che avevano già svelato la potenza economica dei clan, con sequestri per milioni e milioni di euro.
E anche questa volta, accanto alle misure cautelari, la Guardia di Finanza ha eseguito il sequestro preventivo di numerose aziende: ventitré, per la precisione, per un "bottino" di 56 milioni di euro. Il ruolo delle aziende e dei rispettivi rappresentanti legali sarebbe stato quello di crearsi la disponibilità di risorse liquide, attraverso la contabilizzazione e l'utilizzo di fatture per operazioni inesistenti, ma anche attraverso fittizie intestazioni di società. L'indagine mostrerà anche come la 'ndrangheta avesse messo sotto il proprio "cappello" sia aziende di trasporto, ma anche diversi distributori di carburante, che non erano i veri beneficiari degli assegni emessi, ma che si limitavano a monetizzarli.
La relativa provvista finiva altrove. Denari che, ovviamente, finivano nella "cassa" dei Pesce e dei Molè.
Le complesse indagini delle Fiamme Gialle, inoltre, avrebbero consentito di appurare come i Pesce abbiano perseguito e consumato reati di contrabbando, consistenti nell'importazione di merce contraffatta dalla Cina, in evasione dei dazi e dei diritti doganali. Infine, gli approfondimenti investigativi eseguiti nei confronti delle aziende di trasporto riconducibili alla cosca Pesce, alcune delle quali operanti nel nord Italia, in particolare a Verona, avrebbero evidenziato l'utilizzo di cooperative che si sarebbero interposte con i clienti finali: così la 'ndrangheta si sarebbe procurata uno "schermo" giuridico per evitare di pagare gli oneri erariali.
La Guardia di Finanza, quindi, ha arrestato tredici persone:
Salvatore Pesce, classe 1988
Gaetano Rao, classe 1955
Marco Mazzitelli, classe 1983
Giuseppe Comandè, classe 1983
Domenico Franco, classe 1957
Giuseppe Franco, classe 1960
Antonio Franco, classe 1962
Francesco Rachele, classe 1941
Salvatore Rachele, classe 1978
Rocco Rachele, classe 1968
Bruno Stilo, classe 1966
Domenico Canerossi, classe 1967
Nicola Filardo, classe 1959
Queste, invece, le aziende sequestrate:
Meridional Trasporti dei fratelli Franco e Luccisano Salvatore
Mediterranea Trasporti di Macrì e D'Agostino
Universal Transport & Shipping di Zungri G. & C.
Ditta individuale "La Rosarnese di Rachele Francesco"
Ditta individuale Sibio Domenico
Ditta individuale Comandè Giuseppe
F.C. Immobiliare
Ferpetroli Service
Ditta individuale "Autosud di Filardo Nicola"
GA. RI. Di Gianluca Gaetano e C.
Punto Uno Ingross Unipersonale
Ditta individuale Chindamo Giuseppe
Ditta individuale Di Bartolo Salvatore
Tranz Veicom
Verotransport
Italspeedy Logistic
Luccisano Trasporti
Cooperativa Solidarietà e Servizi
Cooperativa Servizi e Solidarietà
Work Progress società cooperativa
Truck Drivers società cooperativa
Global Transport Services
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