Reggio, l'Arcigay organizza confronto con i candidati sindaci

Il 30 maggio 2014, comune di Fano (PU), prima Trascrizione nel registro di stato civile di un matrimonio tra persone dello stesso sesso celebrato all'estero da parte del sindaco Agliuzzi; 19 luglio 2014 Reggio Calabria ospita il Calabria Pride e le migliaia di partecipanti; 5 ottobre 2014 apertura del Sinodo dei Vescovi sulla Famiglia.

Questi i "moti" sociali, politico-istituzionali e religiosi che in questo preciso momento interrogano l'Italia ed in particolar modo i reggini, chiamati domenica prossima alle urne per eleggere il sindaco della città.

"Di fronte a queste frontiere le elezioni del sindaco rappresentano lo strumento più incisivo per andare oltre; la sfida di civiltà alla quale tutte e tutti responsabilmente siamo chiamati a "scegliere", se continuare ad essere la città delle diversità e del pregiudizio oppure la città dell'inclusività e della valorizzazione e tutela delle differenze". Arcigay "I Due Mari" non ha mai delegato o rinunciato, in questi anni, al ruolo che le è proprio di difesa e tutela dei diritti civili, in particolare della collettività LGBT, dialogando con la città e le sue istituzioni politiche, affrontando "le sfide".

"Oggi è dovere di tutti i cittadini e responsabilità di chi si appresta ad amministrare il Comune assumere impegni concreti e coerenti con la città, perché i programmi elettorali non rimangano promesse, ma si trasformino in fatti". Pertanto, Mercoledì 22 ottobre incontrerà i nove candidati a sindaco, presso Palazzo San Giorgio alle ore 18:30, per rendere pubblica la loro posizione in merito alle tematiche:

Il registro delle Unioni Civili rappresenta ad oggi l'unica possibilità di tutela dei rapporti affettivi e di coppia tra persone dello stesso sesso che non possono accedere al matrimonio, oltre a rappresentare una libera scelta per le coppie di fatto eterosessuali.

Si tratta di un'azione a costo zero, che rientra pienamente nei poteri del sindaco e del consiglio comunale; atto che creerebbe una situazione ottimale per migliaia di coppie per una condizione socialmente accettata e riconosciuta e renderebbe effettivo l'art. 3 della Costituzione, realizzando un'uguaglianza oltre che formale, sostanziale.

La realtà italiana, è ancora fortemente segnata da episodi di violenza e discriminazione per orientamento sessuale e di genere. Reggio è stata ed è protagonista in negativo di episodi più e meno eclatanti. Per poter contrastare questo fenomeno che affonda le proprie radici nell'odio e nell'ignoranza, si chiede la formale e totale condanna da parte dell'Amministrazione Comunale degli episodi di discriminazione e violenza basati sul pregiudizio ai danni della comunità gay, lesbica e trans, nonché contro manifestazioni dirette o indirette di omofobia e transfobia. L'impegno del Comune ad approvare una delibera per la costituzione di parte civile in tutti i processi a sfondo omofobico o comunque quelli in cui si richieda la valutazione del comportamento come discriminatorio.

Sulla base dell'esperienza ormai consolidata in altre realtà comunali italiane, si ritiene importante e necessaria l'istituzione di una Consulta Permanente LGBT per la diffusione di una cultura dell'inclusività nel rispetto di tutte le differenze e azioni di sostegno al coming-out. Con la finalità di promuovere e sostenere iniziative culturali e aggregative, attraverso la pianificazione di eventi informativi, collaborazioni istituzionali, strategie di intervento nell'ambito del lavoro e dell'istruzione.

L'adesione del Comune di Reggio Calabria alla rete RE.A.D.Y. (Rete Nazionale delle Pubbliche Amministrazioni Anti Discriminazioni per orientamento sessuale e identità di genere). Carta di intenti che promuove buone pratiche a livello comunale e intercomunale per ostacolare la discriminazione delle persone LGBT in tutta Italia.