Testa di capretto mozzata recapitata al testimone di giustizia Caminiti: "I cittadini contro le mafie e la corruzione" alla Regione

IncontroCaminitiRegioneIl Presidente della Commissione di Vigilanza e Controllo Aurelio Chizzoniti unitamente al Dott. Pasquale Crupi - Capo di Gabinetto - delegato dal Presidente del Consiglio Regionale Francesco Talarico hanno ricevuto a Palazzo Campanella il Dott. Antonio Turri Presidente dell'Associazione "I Cittadini contro le Mafie e la Corruzione", accompagnato dal testimone di giustizia Gaetano Caminiti, referente della predetta Associazione per la provincia di Reggio Calabria.
L'incontro è stato organizzato nel contesto della visita a Reggio del Dott. Turri, a seguito della denuncia sporta dal signor Gaetano Caminiti il 19 ottobre scorso alla Caserma dei Carabinieri di Pellaro.
Il signor Caminiti ha infatti denunciato "di aver ricevuto, nella notte tra sabato e domenica scorsi, un plico agganciato allo sterzo di uno scooter di sua proprietà parcheggiato nell'androne di casa a Pellaro, al cui interno è stata rinvenuta una testa mozzata e scuoiata di un capretto con un biglietto dall'eloquente, macabro messaggio 'fai la stessa fine'. Episodio che è l'ennesimo di una lunga serie".
Nel corso dell'incontro che si è svolto nello studio del Presidente Talarico, trattenuto fuori sede per concomitanti impegni istituzionali, il Capo di Gabinetto Pasquale Crupi si è diffusamente soffermato "sul valore dell'azione di Magistratura e Forze dell'Ordine che, in questi anni, non hanno risparmiato coraggio ed energie a presidio dei diritti dei cittadini ma anche sull'importanza dell'associazionismo che testimonia il generale risveglio delle coscienze. Solo se riusciremo ad essere protagonisti di una cittadinanza attiva, solo se saremo capaci di denunciare e dire no, riusciremo a costruire un domani migliore per la Calabria dove una volta per tutte si deve abbandonare la logica dell'emergenza ed adottare quella della programmazione".
Nel suo intervento, il Presidente della Commissione di Vigilanza e Controllo Aurelio Chizzoniti ha evidenziato "il coraggio di Gaetano Caminiti ancora oggi sotto scorta ma anche la precarietà dell'attenzione dello Stato che non garantisce neanche una adeguata assistenza tecnica ai militari dell'Arma ai quali è stata affidata la protezione del testimone di giustizia". "Nell'augurarsi che tutti gli imprenditori vittime del racket denuncino", il Presidente Chizzoniti ha "sollecitato nel contempo un concreto impegno da parte delle Istituzioni politiche sul versante legalitario. Una persona che ha espiato completamente la pena in carcere, uscendo dal penitenziario mi ha detto: 'La mafia è una piaga, porta al cimitero o in galera. Io l'ho imparato sulla mia pelle'. Questo - ha concluso Chizzoniti - è l'esempio di una rivoluzione mentale che mi auguro possa presto divenire rivoluzione culturale perché solo da quest'ultima può avere corso un futuro diverso per questa terra".
Nel suo intervento, Antonio Turri ha sottolineato "l'importanza di avviare una rivoluzione dal basso che veda protagonisti i cittadini veri dominus di una democrazia sostanziale dove non si agisce presentandosi dal politico di turno con il cappello in mano ma con la pretesa legittima di veder riconosciuti e tutelati i propri diritti. Un modello organizzativo con al centro i cittadini che deve informare tutte le realtà associative antimafia".