Canile Mortara, ecco le promesse di Dattola: “Mio obiettivo garantire a volontari e cani condizioni di vivibilità”

dattola"Negli ultimi giorni si è sviluppata una querelle attorno alla vicenda del canile di Mortara, una struttura inaugurata nel 2008 e che oggi ha ripreso vita grazie all'opera indefessa di alcuni volontari del luogo, divenendo un fiore all'occhiello per la comunità reggina, simbolo di aggregazione e di buoni propositi". Lo afferma il candidato sindaco di Reggio della coalizione del centrodestra, Lucio Dattola che aggiunge: "Una struttura, quella di Mortara, per la cui gestione fu nel 2012 pubblicato un bando cui non venne data esecuzione. Apprendiamo oggi, che l'amministrazione vorrebbe far rivivere l'ormai obsoleto bando, superato di fatto da tutta una serie di convenzioni successive intercorse tra l'amministrazione e i canili privati presenti sul territorio della provincia reggina.

Un bando privo ormai di alcuna funzione pratica per risolvere i problemi che quotidianamente i nostri giovani volontari sono costretti ad affrontare.
È però dovere del comune intervenire e provvedere in modo efficiente, pratico, deciso ed immediato. Ecco perché – annuncia il presidente della Camera di Commercio – ne farò uno dei miei obiettivi garantire ai volontari ed ai cani una condizione di vivibilità e praticità quotidiana.

È improponibile evidentemente una diaria di soli 0.68 centesimi di euro a cane. Bisogna quindi impinguare la diaria giornaliera fino ad un massimo soddisfacente per le esigenze che giorno dopo giorno i volontari affrontano.

Lucio Dattola poi si concentra su un altro aspetto della questione, le strutture. Non possiamo più tollerare – afferma – che i cani possano o debbano vivere in luoghi che più di cura e accoglienza sembrano di detenzione e punizione. Non solo, ricordiamo che in quei luoghi i volontari ci lavorano ogni giorno. Non possiamo pensare che un impegno già di per sè difficile divenga proibitivo anche e soprattutto per il luogo in cui si opera ed è impensabile infatti poter tollerare ancora che i nostri amici a quattro zampe debbano patire oltre al dolore dell'abbandono anche le privazioni di luoghi non adatti per accudirli e accoglierli.
Bisogna perciò intervenire con forza per migliorare le strutture e renderli confortevoli per chi ci "vive", per chi ci lavora e anche per chi li visita. Visitare – conclude il candidato allo scranno più altro di palazzo San Giorgio – sarebbe infatti bellissimo, creare una convergenza tra comune e scuole portando i bambini in questi luoghi finalmente vivibili, per sensibilizzarli su tematiche sempre attuali come l'abbandono dell'animale domestico o come il volontariato vera spina dorsale di una società civile".