Reggio, il PD di nuovo su Dattola: "Non ha abbandonato cariche per inesistenti possibilità di essere eletto sindaco"

falcomata giuseppe svolta"Avevamo chiesto al dott. Lucio Dattola, candidato a sindaco di Reggio Calabria per la coalizione di centrodestra, di dimettersi dalle cariche di presidente della Camera di Commercio e di Unioncamere Calabria".

Ad avanzare la richiesta al candidato sindaco di centrodestra chi, se non il Partito Democratico di Reggio Calabria? Due settimane fa, gli esponenti reggini avevano chiesto a Dattola di abbandonare il proprio ruolo di presidente, accusandolo di "tenersi stretto le poltrone". Ma nessuno ha esaudito le loro richieste e adesso chiedono a gran voce l'annullamento delle elezioni per il rinnovo delle cariche di Dattola.

Cariche a cui, proprio Dattola, mirerebbe ad essere rieletto per "tenersi almeno una poltrona".

"Il dott. Dattola, però – dicono dal PD – non solo non ha provveduto a lasciare i suddetti incarichi, ma non ha neanche ritenuto opportuno dare una spiegazione in merito a questa sua mancata decisione. Pur non pretendendo che la sensibilità democratica sia patrimonio di tutti, consideriamo grave questa occupazione del potere e la mancanza di rispetto per le imprese ed i soggetti che operano con le istituzioni".

Ma perché Dattola non avrebbe rinunciato agli incarichi? Secondo il PD, perché consapevole della propria impossibilità di vincere: "Ci pare, inoltre, di capire che, viste le inesistenti possibilità di essere eletto sindaco, eventualità alla quale nemmeno Dattola stesso pare credere, si voglia tentare una frettolosa e clandestina rielezione. In tal caso, il Partito Democratico reggino non sarà disponibile ad assistere in silenzio a forzature e amenità simili. Chiediamo che si rinviino le elezioni del 6 ottobre prossimo per le quali abbiamo sollecitato un intervento da parte del Ministero dello Sviluppo Economico, in linea con l'applicazione delle regole ed i poteri di vigilanza e di controllo.

Se proprio il dott. Dattola vuole rimanere incollato a qualche poltrona – concludono – si concentri su quella di consigliere comunale di opposizione".