Bertolino tra i bambini di Reggio con ActionAid: "Scuola fondamentale, Bronzi ad Expo solo se per valorizzare Calabria"

bertolinoareggiodi Lavinia Romeo - E' stata una vera e propria visita guidata, una "giornata campale" a cui Enrico Bertolino si è prestato ben volentieri, camminando scortato da tanti bambini fra le strade del quartiere "Modena", per conoscere meglio Reggio Calabria, le sue bellezze, ma soprattutto le tante problematiche presenti.

L'attore ritorna a Reggio dopo pochi mesi, testimone dell'iniziativa di ActionAid "L'Italia del Futuro", con cui l'organizzazione, impegnata da anni nella lotta alle cause di povertà e di esclusione sociale, ha deciso di supportare diverse realtà scolastiche nel territorio calabrese.

Coinvolti con entusiasmo in questa campagna, gli alunni della scuola secondaria "Montalbetti" e della scuola primaria "G. Ciraolo" di Reggio Calabria, hanno incontrato il comico e conduttore televisivo, ed insieme hanno potuto osservare il territorio, i luoghi di degrado per la discontinua raccolta dei rifiuti, l'assenza di luoghi ricreativi.
Attraverso la voce dei bambini, Bertolino ha potuto conoscere i piccoli e grandi problemi che esistono in un quartiere periferico del territorio nazionale, ma anche raccontare la sua esperienza in Brasile, dove insieme ad ActionAid e a due alunni dell'Istituto "Telesio- Montalbetti", ha visto come anche con lo sport, si possa trovare la spinta per reagire al degrado e alla dispersione scolastica.

Lo scopo dell'iniziativa è stato quello di osservare il territorio, per trovare insieme la strada del cambiamento verso un domani migliore "al motto di capirne uno per educarne 100, qui vedo che stanno lavorando tutti bene - afferma Bertolino - quando si parla di educazione dei bambini non ci sono vincoli territoriali tra centro nord e sud".
Attraverso un divertente spettacolo con i bambini della scuola primaria, il comico ha affrontato anche l'attuale questione dello spostamento, per l'Expo2015 a Milano, delle statue dei Bronzi di Riace: "I bambini mi hanno esposto le loro teorie sul perché i Bronzi dovrebbero andare o rimanere, e ci stiamo mettendo d'accordo - dice ironicamente Bertolino - io come ambasciatore dell'Expo porterò questo messaggio. Se li lasciassero qualche giorno a farli vedere, magari all'interno di un padiglione Italia con una valorizzazione della Calabria, del territorio, del cibo, della cultura, forse avrebbe un senso, se farli andare è solo per fare contento qualcuno a Roma, probabilmente non ha senso".
"Le motivazioni del restare - continua Bertolino- sono dovute alla paura che quando le opere d'arte vengono portate via si rischia di non rivederle più, ma le opere non vanno solo trattenute, ma vanno anche curate bene, e così vedo che sta avvenendo a Reggio Calabria, ma l'importante è creare intorno un indotto di comunicazione, che permetta alla gente di capire perché queste due opere sono così importanti per questo territorio".

Per l'artista, opere come queste, vanno utilizzate come proposito e non come alibi per far ripartire il territorio: "Perché non servono solo gli aiuti - dice Bertolino - ma serve anche la coscienza civica del cittadino, per capire che Reggio non è solo un deposito statue, ma è una città ricca di bellezze, in un luogo che è stato la culla della civiltà ellenica. C'è l'esigenza da parte dei cittadini di agire, andando oltre le istituzioni e le loro promesse, perché adesso c'è l'euforia pre-elettorale, ma poi ci sarà la grande depressione post elettorale".

Puntando sul dovere civico dei cittadini, il comico si riallaccia all'importanza dell'iniziativa di ActionAid nelle scuole: "La scuola è l'assistente primario all'educazione, che comunque rimane in carico alle famiglie, ActionAid sta lavorando in questo senso, io sono testimone di un evento di sussidio, supporto ad una struttura italiana, quindi dobbiamo uscire dall'idea che siamo gente da G8, ma siamo gente che deve rimboccarsi le maniche e chiedere aiuto - conclude - perché dove non arrivano le istituzioni dobbiamo farlo noi. Che ActionAid abbia lavorato qui e a Rossano ci fa capire che c'è una forte necessità di coinvolgimento dei bambini in attività ludiche e costruttive, al fine di evitare la dispersione scolastica".

"Quella di oggi è stata un'agorà insieme ai bambini - sottolinea la dirigente dell'Istituto Telesio Montalbetti Marisa Maisano - in cui gli alunni hanno spiegato perché non vogliono che i Bronzi vadano via da Reggio e poi sono usciti a vedere le criticità del territorio, dove mancano luoghi d'aggregazione, come il Coni che è chiuso da tempo".
La scuola deve sopperire dunque a tante mancanze, non solo strutturali, ma anche di assistenza per gli allievi con disabilità grave come il piccolo Daniele, quest'anno in prima elementare: "Faccio un appello al presidente nazionale del Coni - continua la dirigente - perchè riapra un punto forte di aggregazione e di sfogo per questi ragazzi, spero inoltre, che anche attraverso questa iniziativa di ActionAid, si possa trovare una soluzione per il piccolo Daniele che ha bisogno di una speciale assistenza, spero - conclude- che il Ministro dell'Istruzione e il Ministro della Sanità emanino delle direttive chiare attraverso le quali l'ufficio scolastico regionale e la direzione sanitaria regionale riescano ad accordarsi per sopperire a questo bisogno, perché a tutt'oggi, le incertezze e le lungaggini burocratiche, stanno impedendo a Daniele di accedere a scuola".