Ospedale Spoke di Locri (RC), la Cisl FP: “Riorganizziamo, ma con discernimento”

"Con la deliberazione n. 756 del 16 settembre 2014 prende forma il riordino della rete ospedaliera delineato dalle linee guida regionali. Da anni ormai è in atto una riorganizzazione complessiva del Sistema sanitario provinciale, realizzata con vari e distinti tentativi di ristrutturazione delle due componenti, ospedaliera e territoriale. La chiusura del Dipartimento di Geriatria dell'Ospedale Spoke di Locri rientra nel progetto di rimodulazione della nuova rete ospedaliera. Una decisione che avrebbe comportato sicuramente una brusca interruzione del servizio agli anziani interessati da stati morbosi acuti, non essendo stata contestualmente attivata l'Unità Operativa di Geriatria presso l'Azienda ospedaliera "Bianchi Melacrino Morelli". Lo affermano in una nota congiunta Bruno Pelle e Giuseppe Rubino, rispettivamente segretario aziendale e provinciale della Cisl FP Reggio Calabria. "Con la citata delibera 756 – aggiungono – l' ASP di Reggio Calabria ha tenuto conto della tradizionale vocazione dell'Ospedale di Locri e della realtà dell'ex Ospedale di Gerace, che hanno segnato un passo indelebile nella Branca Geriatrica, predisponendo provvisoriamente una Struttura Complessa di Medicina Generale ad orientamento geriatrico ed un'Area funzionale dipartimentale, ognuna con diciotto posti letto. Tutto risolto, quindi, verrebbe da pensare ed invece no!
La CISL Funzione Pubblica di Reggio Calabria ritiene che la storica vocazione e l'eccellenza finora dimostrata nella Locride sul piano geriatrico non possano e non debbano essere cancellate con un colpo di spugna ne possa essere surrogata con l'attivazione di temporanee Unità Operative. Sarebbe più funzionale, invece, una modifica al DPGR 18/2010 (Decreto Presidente Giunta Regionale di riordino della rete ospedaliera regionale), che tenga conto delle esperienze positive registrate nel tempo nel territorio locrese e non disperda un patrimonio di competenze e professionalità acquisite nella materia geriatrica.
La CISL FP, negli interessi dell'utenza, dei dipendenti e nel rispetto delle eccellenze che un territorio esprime – rimarcano i due Segretari – chiede con forza che si tenga conto di tutti i Servizi che hanno finora supportato l'Ospedale di Locri, soddisfacendo le crescenti richieste del territorio.
Sono tante le branche specialistiche da mantenere ed implementare. Prima fra tutte l'Angiologia, per le risposte finora date, per la sua "quasi" esclusività in terra calabrese ( oltre quella di Crotone) e per le potenzialità che potrà esprimere in un settore sempre più suscettibile d'interesse epidemiologico.
Vanno mantenuti gli ambulatori di Reumatologia, di Dislipidemia-UVA in seno alla ex Geriatria per evitare interruzioni della somministrazione di servizi importanti e molto richiesti. Ma vanno ripristinate anche altre Strutture, come la Neurofisiopatologia, che ha registrato una grande mole di lavoro relativa ai casi di accertamento di morte cerebrale e serve far ripartire esami come l'elettromiografia, che non viene effettuata da anni.
La CISL FP ritiene che per garantire i LEA (Livelli Essenziali di Assistenza) nella Locride, contestualmente all'assetto organizzativo previsto dalla delibera 756, siano indispensabili l'apertura della Broncopneumologia, per mantenere tutti i posti letto assegnati nell'Area medica, e dell'OBI (Osservazione Breve Intensiva) per rafforzare e decongestionare il Pronto Soccorso.
Serve, altresì, superare il blocco del turn-over in modo da assegnare una sufficiente dotazione organica a tutte le Unità Operative e serve, soprattutto, l'inquadramento professionale delle figure di Ausiliario Socio-Sanitario in Operatore Socio Sanitario per tutti i Dipendenti che hanno già conseguito il relativo titolo, considerando che un buon Sistema Sanitario non può prescindere dalle figure di supporto.
Su questi temi – concludono Pelle e Rubino – è l'impegno della CISL FP, con l'obiettivo di dare una svolta positiva all'Ospedale di Locri, evitando i rischi di un depotenziamento inaccettabile, ma orientati verso il cambiamento, superando posizioni nostalgiche ed opposte che tinteggiano scenari torbidi, nelle cui pieghe si cela meglio la solita disorganizzazione".