Prove tecniche di Città Metropolitana, Lanzetta: “Scommessa da non perdere”

convegnocittametropolitanadi Simone Carullo - Una manifestazione che è stata un po' la fiera dei buoni propositi, ciò nondimeno è valsa a porre sul tavolo del dibattito molti spunti di riflessione ed a confermare il più vecchio dei luoghi comuni: che non è tutto oro quel che luccica. "Insieme verso la città metropolitana" è il titolo della conferenza che stamattina si è svolta presso il Palazzo della Provincia, alla presenza del ministro per gli Affari Regionali e le Autonomie Maria Carmela Lanzetta, di Giuseppe Raffa, dell'assessore provinciale all'urbanistica Giuseppe Pirrotta, del professore napoletano Andrea Patroni Griffi, ed infine del Capo di Gabinetto per gli Affari Regionali Luigi Fiorentino.

Il progetto della città metropolitana ha infatti avuto un iter piuttosto lungo e tortuoso, durante il quale il testo originario che risale al 1990 ha subito profonde modifiche. La Legge 56 del 2014, detta Del Rio, che a Reggio avrà un'attuazione ritardata rispetto alle altre città, detta un'ampia riforma in materia di enti locali ma lascia aperti diversi quesiti, su tutti il dubbio della costituzionalità. E' una legge che non convince tutti, com'è confermato dalle stesse parole del ministro per gli affari regionali, Maria Carmela Lanzetta, la quale si dice estremamente disponibile al dialogo col territorio, e non solo, ma specifica: "Non è necessario che si sia tutti d'accordo".

A fare gli onori di casa Giuseppe Raffa, Presidente della Provincia e grande promotore dell'iniziativa. Dal suo intervento emergono due aspetti fondamentali della discussione, entrambi profondamente connaturati all'idea di sviluppo dell'area metropolitana: da un lato l'apprensione affinché l'istituzione della Città Metropolitana sia economicamente sostenibile; e dall'altro il monito perché i finanziamenti ad essa connessi non finiscano per stagnare nel deserto del pensiero. "I finanziamenti servono nel momento in cui ci sono le idee". "L'area metropolitana di Reggio Calabria è una sfida che ci vede fortemente impegnati e motivati. Essa ha una sua valenza e tra i punti di forza, pochi a dire il vero, troviamo le tradizioni culturali che sono le fondamenta del nostro vivere insieme. Al di là delle procedure amministrative, è il senso della condivisione che dobbiamo sollecitare a tutti i sindaci. Perché un'area metropolitana, come l'esperienza insegna, per essere sostenibile deve poggiare su parametri fondamentali. E in questo, purtroppo, abbiamo dei punti di deficienza:infrastrutture molto carenti, trasporti altrettanto precari, raccolta differenziata con la strada ancora in salita. Quest'ultimo rappresenta un altro importante parametro, rispetto al quale l'Unione Europea ci giudica al fine di trasferirci i finanziamenti. Questo – sempre per Giuseppe Raffa - è un percorso fondamentale che ci trova impegnati in una sorta di ricucitura, volendo anche integrare la legislazione attuale che, in qualche modo, esclude il ruolo della Provincia nella definizione dell'area metropolitana. E siccome la stessa è sovrapponibile a tutto il territorio provinciale questo è un percorso che rivendichiamo con forza". Raffa ha poi messo in evidenza la diversità delle quattro aree di cui è composto il territorio provinciale: Grecanica, Piana di Gioia Tauro, Stretto e Ionica. "Si tratta – ha sostenuto - di quattro realtà che vivono in una dimensione quesi autonoma. Spetta a noi – forze politiche, partiti, associazioni di categoria - fare in modo che questi quattro comprensori mettano in atto una strategia diversa dall'esclusione di una realtà ai danni dell'altra e che realizzino un modello d'integrazione che tenga conto delle valenze positive che ognuno di essi possiede". Altro passaggio chiave riguarda il Porto di Gioia Tauro: "Se l'obiettivo del Governo è che la città di Reggio Calabria si realizzi, non possiamo non passare dal potenziamento del Porto di Gioia Tauro".

Nell'ottica della cooperazione e dialogo tra comuni e città capoluogo, sono intervenuti anche alcuni sindaci della provincia e l'assessore Giuseppe Pirrotta.

"Reggio Calabria è un luogo particolare, perché è la porta dell'Italia – dice Luigi Fiorentino, Capo di Gabinetto del Ministero per gli Affari Regionali -. Il governo ha tutto l'interesse a fare in modo che Reggio avvii un percorso di sviluppo. Il tempo che avete fino al 2016 non va sprecato. Bisogna soprattutto evitare che l'Istituzione della Città Metropolitana sia un'azione tutta interna al ceto burocratico, è piuttosto una cosa che deve interessare i cittadini, che deve portare al miglioramento dei servizi ed alla sburocratizzazione del sistema".

Il professore Andrea Patroni Griffi valuta, anch'egli, positivamente l'Istituzione della Città Metropolitana e spiega come gli Statuti che ogni città si dovrà dare siano il luogo ove rendere flessibili i contenuti della Legge: "E' una legge importante che offre delle possibilità, che sta anche ai territori saper cogliere" conclude.

"La Città Metropolitana deve essere vista come un'occasione di sviluppo da non perdere, che deve coinvolgere le forze vive del territorio: le associazioni, le Università, i comuni, in modo da poter costruire un nuovo modello di rappresentazione dello Stato sul territorio". Si apre così l'intervento del ministro Maria Carmela Lanzetta, la quale ha definito il difficile momento che sta vivendo la Calabria, ed in particolare Reggio - con riferimento al commissariamento del comune e poi di seguito alla caduta del Presidente della Regione Giuseppe Scopelliti -, "una fase di transizione che tutti insieme dobbiamo cogliere per fare quel salto istituzionale, quel volo pindarico, che serve per rilanciare lo sviluppo del territorio". La Lanzetta pone vigorosamente l'accento sulle difficoltà di pianificazione territoriale che la Regione presenta, saturata com'è da anni di abusivismo spregiudicato e mancanza di controllo, ed afferma: "Bisogna porre un freno al consumo di suolo".

Ma i problemi che vive la Regione sono anche altri e sono molti, dallo sviluppo economico al sistema dei trasporti, "basta leggere l'ultimo rapporto Svimez – del quale noi abbiamo già scritto – per farsene un'idea" continua il ministro.

"La Città Metropolitana è un scommessa che non possiamo perdere – conclude – e soprattutto ci dobbiamo credere".

E l'election day? "Due date, decise l'una (il 26 ottobre per le comunali) dal Ministro degli Interni, e l'altra (il 23 novembre per le regionali) dal Presidente facente funzioni della Regione Calabria Stasi. Non vedo come possa io intervenire su questo argomento"... taglia corto la Lanzetta.