Comunali a Reggio, Giorgio Nordo si presenta alla città: “Lo faccio per me e non sarò il consigliere di tutti”

"In questa già accesissima fase pre-elettorale in cui dozzine di candidati vecchi e nuovi (spesso molto vecchi dentro anche se sembrano nuovi fuori) annunciano pubblicamente di essere stati spinti, quasi controvoglia, all'arduo passo di candidarsi alle elezioni del consiglio comunale di Reggio Calabria su pressioni di parenti e amici, per amore della cosa pubblica, della cultura, del senso civico, ecc. e si dichiarano sin da ora consiglieri (o, a secondo dei casi, sindaci) di tutti i reggini, in grado di rappresentarli sempre, ovunque e comunque, sento il bisogno di dire la mia, spiegando, come mio solito, con estrema chiarezza ma senza la presunzione di avere la verità in tasca, le mie motivazioni e la mia posizione nel caso in cui, da candidato quale sono per la carica di consigliere comunale per Reggio in Movimento all'interno della lista Ethos di Coalizione Reggina dovessi venire eletto".

Queste le parole di Giogio Nordo, candidato nella lista Ethos con Reggio in Movimento alle comunali di Reggio Calabria.
"Chiarisco subito un punto: mi candido soprattutto per me. Lo faccio con entusiasmo e convinzione semplicemente perché dopo anni ed anni trascorsi ad assistere alla finestra al lento ma progressivo declino economico, morale, sanitario e persino igienico di Reggio Calabria sono stanco di lasciar mano libera ai soliti ignobili ed ho ben compreso che non basta criticare – come ho sempre fatto pubblicamente ed aspramente – il potere ed il malaffare, non è affatto sufficiente protestare, additare e segnalare gli sprechi, i guasti e le ingiustizie per poter sperare che questo inneschi una presa di coscienza collettiva che possa in qualche modo curare questa città. Non basta. Occorre fare un passo in avanti e metterci la faccia, con decisione e anche un pizzico di incoscienza perché so che non sarei capace di guardarmi allo specchio ogni mattina senza la consapevolezza di averci provato, vincente o perdente non importa, a cambiare le regole dall'interno del civico consesso ed imporre in aula la voce dissonante e critica di chi è ed è sempre stato libero perché non ha alcun favore da rendere.
Se, dunque con la fiducia di amici e sostenitori, verrò eletto Consigliere di questo Comune, come mi auguro in compagnia di un folto gruppo di amici della mia coalizione e di altre forze libere, nuove ed indipendenti, mi assumerò fino in fondo e con impegno non solo la responsabilità amministrativa e politica che il ruolo mi imporrà ma, soprattutto, quella – per me moralmente più importante – di costituire una interfaccia costante tra il Consiglio e l'esterno, rendicontando mensilmente in maniera chiara e trasparente l'attività svolta e, viceversa, continuando a raccogliere indicazioni ed istanze dal gruppo di elettori che mi avrà sostenuto e che rappresenterò: anziani che vivono con la sola pensione sociale, lavoratori sfruttati, malati, disabili, sfrattati, disoccupati over 40, giovani laureati senza futuro e le altre molteplici categorie con le quali si usa etichettare la povertà, il dolore e l'emarginazione.
Non sarò, infatti, come si usa dire - con un becero quanto falso luogo comune - un consigliere comunale di tutti. Non sarò e non potrò mai essere il consigliere comunale dei disonesti, dei corrotti, dei truffatori arricchiti, dei 'ndranghetisti, dei professionisti dalle consulenze facili, degli imprenditori senza scrupoli, dei vessatori, degli affaristi. Se appartenente ad una di queste categorie, non votatemi, non faccio per voi. Ma se – come sono certo - non appartenete ad alcuna di esse, datemi la vostra fiducia ed il vostro voto ed assieme prenderemo l'impegno di risanare questa città".