Torna la pace tra Meduri e Chizzoniti. L'ex senatore: "Buona battaglia", il candidato: "Certo del tuo apporto alla città"

meduri chizzoniti"L'ultima persona al mondo con cui vorrei litigare è il mio amico Aurelio Chizzoniti. Garbato mi invitò, telefonando a casa mia e parlando con mia moglie, ad una sua conferenza stampa. Ci andai. Mi comunicò, subito prima di entrare nella sala conferenze e solo allora, la sua intenzione di comunicare che in caso di sua vittoria mi avrebbe voluto come v.sindaco. Gli dissi: 'Tu sei libero di dire ciò che vuoi, ma io vado via e ti prego di non dire che me lo hai comunicato'. Mi fossi fermato sarebbe diventata la conferenza stampa dei sindaco e del v. sindaco e da quel momento la battaglia sarebbe stata comune e condivisa. Non mi fermai!" E' l'incipit di una missiva che il senatore Renato Meduri ha inviato all'avvocato Aurelio Chizzoniti autorizzandolo a renderla pubblica.

"Lo faccio - afferma il consigliere regionale - con piacere, perché placa non tanto una polemica ma senz'altro dirada equivoci e fraintendimenti che ad una città attanagliata da emergenze sociali e confusioni d'ogni tipo, soprattutto in politica, davvero non servono".

Tornando alla lettera, Meduri scrive: "Prima di questo fatto avevo scritto, ribadita dopo ed ancora oggi, la mia stima per l'uomo ed il professionista ed anche il politico. In mancanza di candidato di centro destra, fino a quel momento Chizzoniti era l'unico soggetto votabile per onestà, cultura e capacità, sue doti indiscusse ma ora condivise con altri candidati. Confermo tutto quanto di buono ho detto sempre di Aurelio Chizzoniti al quale sono stato vicino, unico, nella sua lunga e vittoriosa battaglia contro gli imbrogli che lo avevano escluso ingiustamente da Palazzo Campanella. Sono sempre convinto che la sua presenza onora qualunque consesso. Per me sarebbe un onore fare da v.sindaco ad uno come lui anche perché' nella mia vita politica ho ricevuto migliaia e migliaia di voti ma non ho mai avuto potere esecutivo. Con lui sarei stato certamente il vice di un sindaco sicuramente onesto, sicuramente colto, sicuramente capace. Voterò Dattola sicuramente se dovesse essere al ballottaggio contro le sinistre, anche se oggi non mi è piaciuta in modo acritico la gente che era alla sua presentazione e non mi è piaciuto che a presentarlo fosse Nino Foti. Anche per questo sono andato via quasi subito. Se, come gli auguro, fosse Chizzoniti al ballottaggio e non Dattola non avrei alcuna esitazione a votare Chizzoniti. Inoltre, tutti coloro che mi seguono su facebook, sanno che dell'avv. Aurelio Chizzoniti – scrive sempre il senatore Meduri - ho sempre scritto ciò che lui ha meritato e cioè cose buone, riconoscimenti di qualità indiscusse. Auguri Aurelio, buona battaglia".

Dal canto suo, il Presidente della Commissione di Vigilanza del Consiglio regionale chiosa: "Ho sempre apprezzato lo stile, il tono e il garbo che contraddistinguono un politico autorevole come il senatore Meduri ed in questa circostanza non ho alcun motivo di ricredermi. Da parte mia, anzi, le sue parole costituiscono uno sprone per fare di più e meglio nel tentativo, svincolato da ogni interesse di parte o peggio corporativo e lobbistico, di riscattare questa nostra sfortunata città che meriterebbe una classe dirigente all'altezza del grave compito che l'attende. Reggio Calabria è una grande città del Mezzogiorno, ma oggi è soprattutto il simbolo di un malessere sociale che né la Regione né il Governo con le sue effimere 'toccate e fuga', hanno o vogliono comprendere fino in fondo. Sono tuttavia sicuro che il senatore Meduri non farà mancare alla sua ed alla mia città il contributo di cui è capace per l'esperienza e la professionalità acquisite in anni di lotte, battaglie ed impegno".