Comunali, Udc risponde a Germanò e conferma candidatura con Falcomatà

udclogo"Il veterano Franco Germanò, già tesserato della DC, si erge ad alfiere e moralista della linea politica del novello NCD, e pensa di impartire, anche su suggerimento, lezioni di "coerenza" a chiunque usando aggettivi di cui dubitiamo conosca bene il significato. In una nota stampa dai toni "apocalittici e di diffida" ove esprime esternazioni "indicibili" e senza alcuna "valenza politica", si erge a paladino di "idee", "progetti" e "valori" da mettere a disposizione della città".

Si fa attendere per poche ore la risposta di tre dei citati nel caustico comunicato stampa di questa mattina rilasciato da Franco Germanò, Bruno Bagnato, Andrea Crupi e Vincenzo Roberto Leo, dell' Udc. Nota stampa in cui Germanò sottolineava la probabile candidatura degli ex "destristi" nelle passate legislature con il candidato del centrosinistra Giuseppe Falcomatà.

"Parole che se lo stesso le rileggesse – dicono – certamente non le renderebbe note. E' lo spirito impetuoso di un convertito di "destra" che lo spinge a parlare e pronunciare espressioni livorose nei confronti di "amici" con i quali ha condiviso militanza nella coalizione di centrodestra ed un percorso politico ricco di proclami, annunci, false promesse e slogan carichi di suggestione che hanno spezzato, per la loro falsità, qualunque speranza alla città ed ai cittadini di Reggio ed a tutte le categorie sociali ed imprenditoriali che sono, in questi mesi, in crisi, spesso anche irreversibile, come hanno denunciato sapientemente gli industriali reggini.

L'UDC è un partito leale ed aperto ma soprattutto cerca il confronto ed il dialogo. Termini forse poco conosciuti dalle sue parti considerato che continua ad essere ancorato agli "sproloqui lessicali in uso in altro tempo storico". La coerenza a cui si appella Germanò, mi auguro, che non sia certo dei senatori del suo stesso partito che praticano lo sport frequente del "salto della quaglia" o di tanti assessori comunali che nel tempo sono stati fulminati sulla "via di Damasco". Ed in tema di linearità e correttezza di comportamenti e coerenza certamente lo "scopellitismo" non è stato un esempio di buone relazioni considerato che gli eletti nell'UDC nella campagna elettorale comunale dell'anno 2007 entrambi sono stati "acquistati" dal PDL. Certo il "modello Scopelliti" ha fatto scuola ma solo per metodi, sistemi, esempi e testimonianze negative. Il nostro coinvolgimento nella "gestione Scopelliti", che ha trovato in Arena l'utile "perseguitore", nel comune di Reggio è stato solo marginale ma da subito conflittuale perché la sindacatura Arena è stata quanto di peggio la città abbia potuto avere.

Il "povero" Germanò - aggiungono – certamente non segue la politica o le sue evoluzioni, altrimenti avrebbe capito che proprio per responsabilità e rispetto istituzionale per la condizione sociale ed economica in cui si trova oggi l'Italia, il suo partito è alleato, come se fosse l'ultima spiaggia utile per fare approdare la "nave" Italia in un terreno di sviluppo e benessere per tutti noi, quindi anche per Reggio, proprio con il partito in cui milita il giovane Falcomatà che certamente per la sua personalità e maturità dimostra di poter aprire la speranza uccisa da "effimere promesse" che nel tempo sono state smascherate dall'intervento dei magistrati.

Rifletta bene il veterano Germanò non tanto sui nostri movimenti, in sintonia con il governo nazionale che sosteniamo con lealtà, lo stesso in cui si trova l'NCD occupando Ministeri importanti, quanto piuttosto sulle motivazioni che ci spingono a farlo e sulla eredità che otto anni di Governo Scopelliti al comune di Reggio hanno lasciato. Allora capirà che il punto di demarcazione fra noi e loro sta in una piccola ma essenziale parolina "libertà". Proprio perché a questa parolina noi diamo valore, quindi non siamo servi né sudditi a nessuno, in piena autonomia, abbiamo fatto la nostra scelta".