Reggio, il professor Spezzano (Cantiere Cultura con Falcomatà) su Bronzi: “Statue al centro del progetto per la realizzazione di distretto turistico culturale”

"Fra le argomentazioni a favore del no allo spostamento dei Bronzi all'expo va fatta una riflessione più attenta alla luce del ruolo che gli stessi assumono nel quadro di un progetto complessivo di rilancio delle politiche turistico-culturali della città di Reggio Calabria. I Bronzi (al di là dell'indiscutibile assoluto valore di testimonianza di una epopea di bellezza e cultura della nostra civiltà) rappresentano un grande attrattore al centro del progetto di realizzazione del cosidetto "Distretto turistico-culturale" che racchiude un patrimonio incomparabile di storia e cultura, di spazi di produzione creativa e di attrattività forse unico al mondo". A dirlo il prof. Nino Spezzano , attivista socio- culturale, promotore di "Cantiere Cultura con Falcomatà". Infatti – aggiunge il docente – se andiamo a visionare attentamente come potrebbe essere composto il distretto turistico –culturale scopriamo che attorno al museo della Magna grecia e ai bronzi , abbiamo Villa Zerbi , con la sua straordinaria architettura veneziana del '400 , (i proprietari si erano dichiarati disponibili ad un comodato d'uso), con la via Zaleuco strada della cultura , che ingloba le attività presenti di supporto (ristoranti, libreria Culture), con il cineteatro Orchidea (bene confiscato e assimilato dal comune) come una delle case della cultura e degli artisti. Il lungomare Falcomatà e la fantastica Arena dello stretto, il parco archeologico di S. Giorgio al corso, il teatro Cilea e piazza Italia, Il Siracusa, il dopolavoro ferroviario, il Lido comunale con l'annesso cineteatro "Arena Lido", i costruendi teatri di Gallico e Pellaro, il Castello Aragonese, Il museo della visitazione, il museo dello stretto, la mappa archeologica, costituiscono un mix straordinario di potenziali attrattori culturali. L'hotel Miramare, l'hotel Centralino , il fantastico Roof Garden e tutti gli altri situati nella zona e lungo il litorale nord e sud, il camping degli ulivi all'Eremo sono potenzialmente strutture ricettive nella filiera della linfa vitale rappresentata dal turismo . Vi è una miriade di piccoli, medi , grandi spazi scenici come Ecolandia , la collina di Pentimele, e via via verso luoghi unici che costituiranno un blocco unico della futura città metropolitana come la splendida Gerace, il teatro all'aperto a Palmi e tutto il patrimonio archeologico dell' attuale provincia. Il tutto – sottolinea Spezzano – nel contesto di una conformazione geo-fisica che unisce mare, collina e montagna, con il parco naz. D'Aspromonte, e tante altre risorse mai messe a frutto. Tutto ciò ovviamente significa posti di lavoro, turismo ed economia sonante. Spostare i bronzi al di fuori di questo contesto significherebbe svilire un progetto che avrà un ruolo primario per la futura rinascita di una città piegata da innumerevoli fattori negativi, principalmente da un depauperamento del concetto di bene pubblico comune, dall' assenza di competenze manageriali di alto livello e di programmazione. Occorre che nel processo di ri-programmazione del distretto turistico- culturale si mettano in campo le strategie migliori, una attenzione e dedizione totale alle filiere istituzionali , dalle periferie alla comunità europea, per essere pronti ad accedere a tutti i bandi e le risorse che verranno emanati da ora al 2020. Il distretto culturale ha una sede fisica operativa nella ns. città come spazio realizzato dal comune, attrezzato con sala per installazioni e performance, e postazione multimediale per l'elaborazione di progetti in sinergia con altri paesi europei.
"Cantiere Cultura con Falcomatà" vuole essere un laboratorio di competenze diversificate e idee progettuali su come rilanciare le singole realtà del distretto culturale a partire dal loro completamento, e le produzioni creative materiali e immateriali del territorio, tramite un management avanzato per l'accesso ai fondi, quando la prossima amministrazione entrerà a regime. Certamente tutto ciò richiederà dedizione costante e competenze indiscutibili, perché niente più potrà essere lasciato al caso e all'improvvisazione, è una grande sfida ma riteniamo che ci siano le risorse umane all'altezza del gravoso compito. Occorre – conclude Spezzano – mettere al centro il bene del nostro Comune, spezzando la nefasta tendenza a subire ataviche prevaricazioni, colonialismi e spoliazioni. Al di là della possibilità tecnica e scientifica di trasportare i Bronzi o qualsiasi altra argomentazione, la loro inamovibilità è strettamente legata al contesto che abbiamo descritto, (con tutti i contenuti artistici e culturali che vanno a loro volta programmati ) e del quale la città non potrà fare a meno per il suo rilancio".