Centrale a carbone, il fronte del "no" a Raffa: "Spieghi perchè ha dato via libera"

La Sei S.p.A l'8 Agosto 2013 ha presentato istanza al Ministero delle Infrastrutture e dei trasporti, acquisita a prot. N. 34575, tesa ad ottenere la " concessione per la durata di anni 50 di una zona di demanio marittimo in località porto di Saline Joniche nel comune di Montebello Jonico, comprendente aree e pertinenze demaniali, infrastrutture portuali e specchi acquei, allo scopo di realizzare e gestire un terminale marino a servizio della centrale termoelettrica a carbone da 1320 MWEL che la società richiedente intende realizzare nell'area dell'agglomerato industriale di Saline Joniche", come si evince dal Verbale di Conferenza dei servizi redatto il 12 dicembre 2013 presso la Capitaneria di porto.

In sintesi, il progetto prevede la realizzazione, nell'ambito del demanio marittimo, di interventi di ripristino funzionale e riqualificazione del porto di Saline Joniche, consistenti nella demolizione delle parti di moli e banchine danneggiate e ripristino e/o adeguamento per i fabbisogni della centrale.

"L'adeguamento funzionale della banchina sud per utilizzazione turistico-crocieristico potrebbe sembrare uno specchietto per le allodole La richiesta della Sei è chiara e non lascia spazio a dubbie interpretazioni" dicono dai gruppi del "no" al carbone.

"La nostra precisazione si è resa indispensabile in quanto sembra che il Presidente della Provincia, dr Giuseppe Raffa ed il presidente del Consiglio provinciale, Antonio Eroi, non abbiano ben chiaro questo passaggio, cioè il legame a filo doppio tra concessione demaniale e costruzione della centrale" è scritto ancora in una nota.

Durante la presentazione dell' iniziativa: " Dall'Aspromonte alle Serre sul Sentiero del Brigante", proposta dal Gruppo Escursionisti d'Aspromonte in collaborazione con la Federazione Italiana Sport Equestri e del Centro Ippico "le Siepi", patrocinata dall'Amministrazione Provinciale di Reggio Calabria di e dell'Ente Parco Nazionale d'Aspromonte, il Presidente ha sottolineato come la stessa potrà "far conoscere la storia, la cultura, la tradizioni di centri ricadenti nel perimetro del Parco" ed ha parlato di prospettive future per "inserire il sentiero tra i catalizzatori di finanziamenti comunitari per attrezzare le aree di soste di un percorso dal grande fascino con strutture di socializzazione, con l'organizzazione di momenti di accoglienza al punto da fare diventare ancora più interessante un itinerario di grande interesse naturalistico". Temi del turismo sostenibile e della vocazione turistica, che puntualmente sembrano tornare in periodo elettorale

"Come non condividere questa posizione, se questa arrivasse da un rappresentante politico che ha fatto della coerenza il suo cavallo di battaglia, ma cosi non è stato. Ricordiamo che il 4 Marzo scorso il Presidente Raffa con il suo "si politico " ha dato parere favorevole alla concessione del demanio marittimo dell'area di Saline alla SEI per 50 anni. A margine della medesima conferenza stampa per rispondere ad una precisa domanda sull'argomento posta da un giornalista presente, il Presidente Raffa ha ribadito il no ufficiale e netto suo e del Consiglio Provinciale alla centrale a carbone di Saline, in questo supportato anche dal consigliere Antonio Eroi che anzi ha sottolineato l'esistenza di una delibera che vincola l'ente in tal senso. Incalzato dal giornalista Raffa ha quindi affermato che la concessione del porto è finalizzata solo a scopi turistici, cosa palesemente falsa. Ci sentiamo di chiarire questo punto al Presidente Raffa che magari avrà letto distrattamente le carte in cui la SEI bene specifica che non ci sarà porto senza che centrale venga costruita. Chiediamo pertanto al presidente Raffa di non strumentalizzare ulteriormente l'argomento e di spiegare in maniera chiara, alla luce delle informazioni da noi fornitegli, per quale motivo abbia dato il via libera con un atto politico alla concessione dell'area demaniale alla SEI. Le elezioni sono alle porte ed i cittadini devono sapere cosa si potranno aspettare da chi, in questa vicenda, ha avuto comportamenti ambigui e poco trasparenti" conclude la nota del Coordinamento Associazioni Area Grecanica.