Villa San Giovanni (RC): il Movimento Benvenuti al Sud presenta il progetto “Sistema Multimodale dello Stretto”

"Da alcuni anni stiamo attraversando una crisi che non ha precedenti. E' una crisi globale che in altre aree del Paese ha provocato danni alla struttura economica.
Ma una domanda ce la dobbiamo porre: Siamo sicuri che noi viviamo la stessa crisi di altre aree produttive del Paese? Cioè, siamo proprio sicuri che le iniziative messe in campo fossero strutturate in modo tale da sopravvivere ad una crisi globale?" Con questa domanda si è aperta la Conferenza Stampa di "Benvenuti al Sud", dedicata alla presentazione del progetto "Sistema Multimodale dello Stretto", un disegno integrato e complesso di una serie di opere destinate a cambiare l'aspetto sociale, e non solo urbanistico, dell'Area.
"Sebbene successiva, rispetto all'ipotesi messa in campo da "Benvenuti al Sud" – sottolinea il portavoce del movimento, Rocco Caridi, si è partiti dall'analisi svolta lo scorso anno dal Ministro Trigilia alla presentazione dei dati SVIMEZ sullo stato di salute del Mezzogiorno: il Sud sconta la debolezza delle Amministrazioni locali e Regionali del Mezzogiorno.
Una fotografia impietosa quella del Ministro Trigilia cui, "Benvenuti al Sud", sta provando da tempo a porre rimedio, attraverso una ipotesi progettuale, uno studio di prefattibilità di una serie di opere infrastrutturali, alcune delle quali già finanziate.
"Non è un approccio di tipo ideologico" – ha detto ancora Caridi – "chiunque sa che Ecopass o la scelta di aderire all'Autorità Portuale di Gioia Tauro non è stata una scelta di questa Amministrazione e la stessa opposizione ha accusato di voler fare un favore all'Assessore Regionale ai Trasporti. tranne poi mutare la propria opposizione con una più attendista "astensione". Ora i giochi sono più chiari, dopo la scelta di Accorinti. Noi siamo convinti che se un'idea è vincente non ci sono mezzi per fermarla. Al più la si può ritardare"- ha proseguito – che, nel presentare il progetto ha parlato di area city logistics, autoporto, infrastruttura ferroviaria e area passeggeri, tutto corroborato da dati, immagini.
"Quando mi hanno presentato il progetto" – ha affermato Andrea Cuzzocrea, presidente degli industriali reggini – "sono rimasto colpito. Perchè l'approccio è stato diverso. Non è più il Sud che aspetta ma è un Sud che si da da fare. Noi saremo al fianco di questa iniziativa, ne saremo partner a livello locale e nazionale perchè crediamo abbia colpito nel segno" – ha aggiunto Cuzzocrea – "E dobbiamo fare in modo che il Governo faccia presto, perchè il Sud, la Calabria ha bisogno di queste iniziative che non riguardano soltanto la Calabria o la provincia di Reggio Calabria ma l'Italia e l'Europa".
Dello stesso segno l'intervento del Prof. Antonino Vitetta, dell'Università Mediterranea: "L'idea che ci viene sottoposta è importante. E' un lavoro immenso che è stato fatto ma attenzione: i dati ora vanno tutti analizzati, controllati e certificati. Ma è un modo nuovo di affrontare le questioni, dove dietro c'è uno studio, una valutazione di ciò che potrà essere. E' quando si ragiona con l'Europa occorre ragionare con la stessa serietà con cui ha ragionato "Benvenuti al Sud".
In conclusione l'intervento di Giuseppe Giordano che da alcuni giorni è membro del PD: "Io non conoscevo "Benvenuti al Sud" egià in Commissione Trasporti avevo sollevato una serie di problemi.Oggi il tema più grande è che la Calabria ha tante idee ma nessun progetto. Questo diventa il primo vero grande progetto che riguarda non unacittà ma un'area. Occorre ragionare così, perchè questo è l'approccio giusto in vista della "Città Metropolitana"chepartirà tra un anno".
Poi le domande dei giornalisti, a partire dalle aree che verranno lasciate libere, sino all'incidenza sull'occupazione e sullo sviluppo economico dell'area.
A rispondere sempre il portavoce di "Benvenuti al Sud": "E' ovvio che dietro questa studio ci sono altre iniziative che vanno dal peschereccio al diportismo ma sono tutte idee intuibili che non necessitavano, in questa fase, di un disegno specifico. Certo, noi sappiamo benissimo cosa fare e dove farlo ma sono idee più di dettaglio. Sul fronte dell'occupazione non c'è nemmeno bisogno di snocciolare numeri: basta guardare cosa accadrà a quest'area, quali sviluppi ci saranno. A fronte di un costo che è pari all'1% del costo del Ponte sullo Stretto. Appuntamento, adesso, a fine settembre, quando il progetto verrà presentato alla presenza di esponenti del Governo".