Reggio verso le elezioni: i "Reggini Indignati" scaldano il motore

"Per farsi dei nemici non è necessario dichiarar guerra, Basta dire quel che si pensa. Quando un popolo abbassa la testa vuol dire che non ha speranza. Per questo motivo noi la testa non la recliniamo, lotteremo strenuamente. Siamo qui perchè abbiamo creduto nella nostra città nella forza ed il coraggio del singolo, ed è forte la speranza in noi che un giorno la nostra Reggio Calabria veda una nuova luce. Quella luce che l'ha sempre contraddistinta dai tempi in cui fu per tutti prima Italicum e poi Reghium. E noi, come popolo atavico di cultura e tradizione, abbiamo il dovere civico di proteggerla così come lei, terra di antichi splendori ha cullato e pasciuto noi, suoi figli". Il Movimento Reggini Indignati critica le scelte fatte dai politici di professione e pretende un condottiero "forse meno perfetto, con un minor pedigree, ma che sia fattivo, irruento nella sua azione amministrativa, capace di una visione globale del mondo sindacale e del credito. Un uomo che può sbagliare ma solo perché lavora tanto, un uomo attivo, un uomo che se deve spalare il fango non si cela dietro la prima scusa istituzionale e soprattutto un uomo a costo zero".

"Siamo Uomini e Donne, cittadini di Reggio, che non hanno la presunzione di poter cambiare da soli la nostra Città, ma siamo certi che insieme possiamo". Il Movimento Reggini Indignati ha inserito in agenda, a brevissimo, un incontro pubblico in cui saranno rese note ed approfondite le proprie linee programmatiche a quei soggetti della società civile ritenuti politicamente affini con l'intento di trovare una convergenza per la costruzione allargata e definitiva di quell'alternativa che la città merita.