Reggio, il 26 settembre il M.I.T.I davanti la Prefettura: “Sì all’integrazione immigrati, no all’invasione”

"In seguito alle migliaia di immigrati che continuano ad arrivare clandestinamente in territorio italiano a causa del spregiudicato programma della coalizione di Governo, che sta trasformando l'operazione Mare Nostrum in una invasione extracomunitaria, gravando nondimeno il popolo italiano di un'emergenza che avrebbe dovuto essere affrontata equamente su scala internazionale, abbiamo deciso di organizzare una manifestazione di protesta aperta a tutti i cittadini,(singoli o associati), senza distinzione politica o religiosa, di fronte alla sede della Prefettura di Reggio Calabria, (Piazza Italia), in data 26 set 2014". Lo annuncia il M.I.T.I. Lega Sud (Movimento Italiano di Tutela e Integrazione), spiegando il senso dell'iniziativa: "In particolare, partendo dal presupposto che nel mese di ottobre il Governo Italiano dovrà concordare sul piano Comunitario, le linee guida da adottare dopo la vigente operazione di "potenziamento del dispositivo di controllo dei flussi migratori", il Movimento intende manifestare al Prefetto di RC, (in qualità di Funzionario Rappresentante UTG), il profondo disagio e senso di solitudine che si è diffuso tra i cittadini nel vedere per l'ennesima volta la sostanziale assenza delle istituzioni nei confronti dei territori locali. Infatti – sostiene il M.I.T.I. – dall'azione degli organi di Governo e dalle dichiarazioni dei candidati amministratori, è emerso un chiaro conflitto d'interessi di natura partitica ed elettorale che prescinde i Principi Fondamentali della Costituzione Italiana posti a tutela dei rispettivi cittadini.
Ossia anziché concordare un piano di aiuti in territori extracomunitari che consenta di spendere 1/10 delle risorse pubbliche fin ora erogate e considerando le dichiarazioni dell'Alto Commissariato NU che circoscrive il diritto all'asilo politico, (rispetto al complesso degli arrivi censiti), ad una quota del solo 50% , in realtà si deduce che si è andati ben oltre il doveroso principio di solidarietà internazionale e che invece sono stati sostanzialmente anteposte le esigenze e le aspirazioni di extracomunitari clandestini, (definite "risorse per ripopolare e promuovere lo sviluppo dei territori italiani"), a fronte della tutela dei diritti fondamentali dei cittadini, quali il diritto al lavoro, alla casa, alla famiglia e tutte le necessità e servizi essenziali che attualmente sono stati negati agli italiani,(costretti a loro volta ad espatriare) e che al contrario un paese civile e democratico dovrebbe garantire.
Per tali ragioni – aggiunge il Movimento – intendiamo chiedere al Prefetto di RC, (e che sia di indirizzo anche per i futuri amministratori locali), di intercedere con gli organi centrali al fine di sollecitare l'adozione di tutti i provvedimenti idonei per il rispetto del "Controllo dei flussi migratori" e per ottenere il doveroso sostegno degli altri Paesi dell'UE per un'equa distribuzione dei profughi destinati ai centri d'accoglienza. Nondimeno chiediamo che venga promosso il corretto sviluppo del turismo, nonché l'integrazione sociale ed economica in piena legalità, in modo che si possano attrarre persone e conoscenze in grado di incrementare lo sviluppo economico del paese e non al contrario alimentare il regresso ed i benefici per la criminalità organizzata ed i soliti speculatori pubblici e privati.
Infine chiediamo nell'immediato la concreta attuazione dello stato d'emergenza in corso, evitando di far invadere ancora il centro urbano di una città, da persone che purtroppo arrivano in condizioni precarie e di scarsa o totale assenza di igiene, di conseguenza chiediamo che si provveda all'impiego di mezzi militari o della protezione civile idonei al loro trasporto, nonché ad impiantare ospedali da campo e strutture autosufficienti, ubicati in aree extraurbane, anziché utilizzare autobus di linea, strutture ed ospedali pubblici, col rischio di causare pregiudizi alla salute ed alla sicurezza dei cittadini o persino la diffusione di epidemie.
Nel ribadire l'invito all'iniziativa verso chiunque ne condivida lo spirito – conclude il M.I.T.I. – ci teniamo a sottolineare che la manifestazione ha il fine esclusivo di promuovere il rispetto primario dei diritti dei cittadini, della legalità e delle normative vigenti (nazionali e comunitarie) sulla salute e sicurezza pubblica, pertanto ripudiando categoricamente qualsiasi atteggiamento razzista o atto di violenza verso altre etnie".