Centrale a carbone, Assuntino (Grecanica e Sviluppo)a Nucara : “Unica vera possibilità di rilancio per Saline Joniche”

"Non ci resta che piangere. Quando si dice che al peggio non c'è mai fine, probabilmente è vero. Francesco Nucara, unico repubblicano della Calabria rimasto in giro in Italia, calabrese appunto e persino reggino, scrivendo sulla centrale a carbone di Saline, afferma che l'opera sarebbe inutile e che la classe politica calabrese e reggina è inconsistente. Beh, detto da un politico che fa politica dal 1963 (avete letto bene), sì, dal 1963 in nome e per conto dei calabresi e che alla Calabria non ha portato niente di concreto, fa un po' ridere". Lo dichiara il presidente del Comitato Grecanica Sviluppo, Benedetto Assuntino, che attacca Nucara e aggiunge: "Forse nemmeno ricorda dove si trovi Saline Joniche questo signore e si permette di sproloquiare sul nostro territorio come se lo conoscesse. Se vuole, potremmo anche avere un confronto serio qui, lo vorrei portare in giro a fargli vedere cosa è Saline Joniche oggi e cosa non è. Un territorio letteralmente morto, a cui hanno tolto la linfa nel 1970 senza restituirgliela più. D'altronde cosa ci si può aspettare da un rappresentante della politica se non chiacchiere. La storia parla chiaro. Ve ne siete fregati della zona per cinquant'anni e farebbe bene il sig. Nucara a continuare la sua carriera politica invece di occuparsi di cose che non lo riguardano. Un noto detto locale cita "U dubbatu, non canusci u diunu" che sta a significare che il ricco non può capire il povero. E spara numeri a raffica il sig. Nucara, giusto per confondere la sostanza del discorso e cioè che l'Italia avrà anche una capacità di produzione di energia elettrica utile a soddisfare la domanda energetica nazionale, ma alla fine dei conti non la produce tutta questa energia (per impossibilità, per inettitudine, perché pensa ad altro...). A conferma di ciò – sottolinea Assuntino – il fatto tangibile che l'Italia sia tra i primi paesi al mondo ad importare energia e materie prime per produrre energia dall'estero (Francia, Russia, Algeria, Libia, Olanda, Norvegia, ecc.) con un aumento sulla bolletta del 40% in più rispetto a tutti i paesi europei. Spieghi questo il sig. Nucara, perché alla fine della fiera alle famiglie poco importa della teoria quando la pratica è vedersi svuotate le tasche. Il progetto Sei rappresenta solo una grande opportunità per un'area bistrattata e mai considerata fino a quando qualcuno che non è calabrese si è accorto di Saline Joniche. Vivo da sempre in questo comune e garantisco che questo signore qui non l'ho mai visto, per cui che lasci parlare noi cittadini dei bisogni del territorio e dell'utilità o meno di un impianto di così alta levatura come quello proposto dalla Sei Spa. Si aggiorni il sig. Nucara, non resti fermo al 1963; il mondo è andato avanti e con esso anche la tecnologia. Tutti bravi a parlare, ma nessuno che faccia mai qualcosa di concreto per quest'area. Solo fantasia e spergiuri; c'è chi sogna un acquapark e chi invece si augura di tornare al prato verde con le pecore a pascolare. Ci opponiamo con forza allo status quo – sostiene il presidente del comitato Grecanica e Sviluppo – e pretendiamo risposte reali e, conoscendo bene la classe politica locale, siamo consapevoli che solo la costruzione della centrale a carbone è l'unica vera possibilità di rilancio per Saline Joniche e dintorni. Di bugie ne sono state dette e se ne diranno tante, per questo motivo invitiamo la cittadinanza ad informarsi personalmente, a fare ricerche, a chiedere a persone competenti. Non affidatevi alle parole di chi – conclude Assuntino facendo un appello ai cittadini – per un motivo o per un altro, non fa altro che seminare terrore senza poter dimostrare quello che dice e che invece del civile confronto utilizza le offese come unica arma di discussione perché evidentemente povera di contenuti non riesce a sostenere le tesi che propina ormai da sette anni".