Atam sopprime corsa da Gambarie a Reggio: Unione Nazionale Consumatori chiede rimborso

La soppressione senza alcun preavviso, della corsa dell'Atam del 20 Agosto delle ore 17,15 ha fatto scattare l'ira dei viaggiatori che esasperati si sono rivolti all'Unione Nazionale Consumatori Calabria per chiedere il rimborso del biglietto regolarmente acquistato ed il conseguente risarcimento danni.

"Che l'azienda municipalizzata dei trasporti Atam di Reggio Calabria non brilli per puntualità e per corretta gestione manageriale è notorio - sostiene l'Avv. Saverio Cuoco, presidente regionale dell'associazione a tutela dei consumatori - ma quanto accaduto lo scorso 20 agosto ha davvero dell'incredibile ed infatti al momento di rientrare in città dalla ben nota località turistica di Gambarie, alle ore 17,15, gli ignari viaggiatori (soprattutto giovani), si accorgevano che senza alcun preavviso, né attraverso il sito istituzionale dell'azienda, né attraverso gli organi di stampa, l'Atam sopprimeva la corsa lasciandoli letteralmente a piedi. La decisione dell'azienda di trasporti è particolarmente grave se si considera che tutto ciò avviene in periodo estivo ed in una zona a vocazione altamente turistica come Gambarie, in questi giorni al centro di iniziative interessanti che dovrebbero contribuire al rilancio della località e incentivare l'economia stagnante, la cui immagine risulta viceversa gravemente compromessa da simili eventi negativi".

Pertanto gli ignari viaggiatori, soprattutto ragazzi, che avevano scelto Gambarie per trascorrere una giornata di svago, confidando inconsapevolmente sull'affidabilità del servizio di trasporti, che li avrebbe riportati a casa puntualmente con la corsa delle 17,15, hanno atteso invano alla fermata di Gambarie, l'arrivo del bus, dopo aver tentato inutilmente e ripetutamente di contattare telefonicamente l'Atam, al cui centralino non rispondeva nessuno, mentre il numero verde dell'azienda, alle ore 18 e 20 ancora non era stato informato della soppressione.

Per far rientro in tarda serata presso le proprie abitazioni, non rimaneva altro che avvisare i propri congiunti, i quali hanno dovuto utilizzare i mezzi propri per recarsi a Gambarie a prelevare i malcapitati viaggiatori.

L'Unione Nazionale Consumatori Calabria, contattata dai viaggiatori esasperati da tale increscioso disservizio, ha inoltrato all'Atam una nota in cui chiede: 1) il motivo di tale inefficienza; 2) perchè non è stato comunicato tempestivamente agli utenti la soppressione di tale corsa; 3) che tipo di provvedimenti intende assumere nei confronti dei responsabili di tale disservizio; 4) cosa prevede la carta dei servizi o la prassi aziendale in favore degli utenti in occasione della soppressione di una corsa, sia in tema di comunicazioni tempestive che di risarcimento danni.

Infine l'associazione di consumatori chiede il rimborso del biglietto e il risarcimento dei danni per tutti gli utenti vittime di tale disservizio.