Reggio, Falcomatà incontra i giovani dell'Anassilaos

Ieri sera, presso il chiostro della chiesa San Giorgio al Corso, Giuseppe Falcomatà candidato sindaco del centrosinistra, ha incontrato i giovani dell'associazione culturale Anassilaos. Il presidente Tito Tropea, ha spiegato l'importanza di tale incontro "Un'associazione culturale, deve occuparsi di politica intesa come amministrazione del bene comune". Tante le domande al candidato da parte dei giovani dell'associazione e del pubblico presente, per mettere a fuoco non solo il programma, ma anche per sapere come ha intenzione di risolvere quei problemi che attanagliano la città ormai da tempo.

Un vasto pubblico, ha ascoltato con attenzione le idee di Giuseppe Falcomatà, idee che mirano in primo luogo a riportare la città alla normalità "I servizi ordinari devono essere garantiti: mi riferisco all'illuminazione nelle vie, alla raccolta della spazzatura, alle buche per le strade che non devono esserci, tutto questo si può e si deve fare, ma prima ancora è necessario che si ricucia quel rapporto tra cittadino e politica, che è stato lacerato, restituire dignità non solo alla politica, ma soprattutto rendere partecipe il cittadino, che non è un numero, un codice fiscale, ma una forza positiva. Per formare la città servono i cittadini".

Certo non sarà facile. Sulle famiglie reggine gravano numerose tasse, per altri nove anni i cittadini dovranno pagare un debito accumulato negli anni, quel che è certo è che oggi "Il Comune ha un bilancio vero- ha affermato Falcomatà- bisogna utilizzare in maniera ottimale i fondi comunitari, fondi per il dissesto idrogeologico, si tratta di fare un progetto che sia valido".

Si è poi parlato dei beni immobili, qui il candidato ha affermato con fermezza di essere "Contrario alla svendita dei nostri beni storico-artistico-culturali" e di essere invece favorevole "Ad una riqualificazione per farli rivivere, ovviamente bisognerà concederli con grande oculatezza e controllo". Allo stesso modo i beni confiscati alla criminalità organizzata, dovranno essere destinati alla socialità. E per realizzare al meglio tutto ciò, è necessaria una riqualificazione di tutti i quartieri "Archi, Gallico, Arghillà, Catona, Pellaro, sono quartieri dormitorio, bisogna renderli quartieri ove i residenti possano vivere la loro quotidianità".

Falcomatà si è detto "Contrario allo spostamento dei Bronzi di Riace all'Expo di Milano, come ho più volte ribadito, per due motivi: criticità nel trasporto, in più sarebbe meglio rendere l'Expo un evento nazionale e non circoscritto alla sola città di Milano, così come avvenuto per gli altri Expo".

Impossibile non toccare l'argomento turismo. Quale idea per incrementarlo nella nostra città? "È necessaria una condivisione tra tutte le forze turistiche- ha dichiarato Giuseppe Falcomatà- penso ad una condivisione tra albergatori, operatori turistici e trasporti. Il turista quando arriva all'aeroporto di Reggio, deve necessariamente prendere un taxi, non esistono altri collegamenti, o meglio è stata realizzata una stazione che collega fino al porto di Reggio, ma che è dismessa; allo stesso modo la stazione del porto, quando dalla vicina Sicilia si arriva al porto, i turisti sono abbandonati, non esistono punti di informazione, non esistono bagni pubblici, mancano i servizi essenziali per il turista. Reggio e Messina, non sono divise dal mare, ma sono unite dal mare, abbiamo un paesaggio unico al mondo, per questo con il sindaco di Messina, Accorinti, ci siamo confrontati perché merita il titolo di essere dichiarato sito Unesco. Inoltre, non dimentichiamo che siamo l'unica città di mare a non avere l'attracco per le navi da crociera. Abbiamo molto da offrire con il minimo sforzo, se pensiamo che siamo l'unica città che ha a venti minuti mare e montagna, ma mancano i collegamenti, penso anche al fatto che si può offrire un pacchetto turistico che porti il turista a visitare i nostri borghi e le nostre bellezze, perché ce ne sono davvero tante". Ed è vero, ma spesso ce ne dimentichiamo. Del resto, teniamo le nostre bellezze artistiche, i nostri palazzi chiusi, un esempio è il Teatro Comunale Francesco Cilea "Il nostro teatro, ha tutte le carte in regola per diventare un teatro storico- prosegue Falcomatà- attraverso la Fondazione Cilea, un progetto che consentirebbe di avere una propria orchestra, come tra l'altro già c'è, dei propri costumisti, sceneggiatori, creatori di cultura, cultura che può essere trasportata e fatta conoscere anche fuori la nostra città. Soprattutto potremmo avere una stagione teatrale tutto l'anno; ciò comporterebbe una città più sicura, come dico provocatoriamente, perché con un caffè letterario in più, anziché con una camionetta dell'esercito, in giro ci sarebbe più gente ciò ridurrebbe il lavoro della criminalità organizzata. Affinché ciò sia possibile, è necessario che tutte le associazioni culturali abbiano la possibilità di esprimersi. Abbiamo un'idea policentrica di città".

Tasto dolente il lavoro, che manca e molti giovani sono costretti ad andare via. "Togliamoci dalla testa che si possa lavorare senza concorsi nel pubblico impiego. Noi siamo per la programmazione e per il rispetto delle regole. Reggio è un cimitero di incompiute, iniziamo a concludere queste opere che porteranno lavoro. Puntiamo allo sblocco del decreto Reggio, all'interno del quale ci sono risorse cui si può attingere".

E poi ancora, la situazione in cui versa l'Atam; sport che deve essere garantito con aree attrezzate gratuite; il traffico da congestionare "È impensabile che al centro della città entrino mezzi pesanti. Questo non può essere permesso. Bisogna pensare a mezzi alternativi per muoversi, ad esempio la bicicletta. Io per le vie del centro mi muovo spesso con la bici elettrica, senza problemi", ha affermato Falcomatà. A chi domanda su come sia possibile risolvere la questione rifiuti e depuratori, il candidato risponde: "Servono nuovi depuratori per l'utenza che è in continua crescita. La questione rifiuti è risolvibile: dobbiamo pensare che la differenziata è un obbligo di legge. Se entro la fine del 2015 non raggiungiamo la soglia minima del 40% di differenziata, ci sarà un aumento delle tasse che non possiamo permetterci. Ci sono molti esempi positivi di grandi città, ma anche di comuni vicini a noi, che fanno la raccolta differenziata porta a porta senza alcun problema. Noi puntiamo al "funerale" del cassonetto".

E le società miste? "Le società miste sono un ricordo- dichiara con fermezza Falcomatà- sgombriamo il campo da populismi. Il Comune non può internalizzare tutto il personale. Queste società nascevano con tutti i buoni propositi, ma la storia ci ha detto altro. Puntiamo alle società in house con capitale pubblico, in cui il Comune esercita controllo di buon e corretto uso del lavoro. I commissari stanno già lavorando in tal senso e ci auguriamo che entro l'inizio della prossima amministrazione, siano già costituite". Un'amministrazione che il candidato sindaco non ha dubbi debba essere "Efficiente ed efficace, dalla logica del posto alla logica del ruolo, chi lavora deve sapere che fa parte del tutto e che contribuisce al miglioramento della città. Puntiamo allo snellimento delle pratiche amministrative; alla trasparenza, tutte le spese vanno rendicontate, il cittadino deve sapere con le tasse che paga, cosa va a sanare, allo stesso modo il Comune dovrà rendere conto delle uscite. In questo senso, la Carta di Pisa, codice di condotta per gli amministratori locali, sarà di aiuto, oltre al confronto continuo e costante con la comunità".

Puntare al miglioramento della qualità della vita dei cittadini reggini, è il primo passo verso il cambiamento, per questo motivo Giuseppe Falcomatà ha invitato tutti i cittadini a recarsi al voto in maniera partecipata, libera e disincantata. A chi gli ha chiesto da chi sarà formata la "squadra", lui risponde "Camminiamo insieme, nessuno di noi può permettersi di stare a guardare".