Reggio, cane morto al porto: il proprietario chiarisce

In merito al rinvenimento del Dobermann, ritrovato il 16 agosto scorso, presso il porto di Reggio Calabria, privo di vita, il proprietario del cane, Carmelo De Moià, precisa

Solo chi possiede o ha posseduto animali domestici, può capire il senso di smarrimento, il dolore che si prova, quando un "compagno" a quattro zampe, ci lascia.

Ed è così che mi sento, da quando pensavo che il mio cane, si fosse semplicemente allontanato, come era solito fare da sempre. Non è possibile rendere a parole, il dolore che ho provato quando, ho ricevuto dalla Capitaneria di Porto di Reggio Calabria, la notizia che il mio dobermann, era stato trovato morto in un anfratto della banchina.

Killer, così si chiamava il mio cane, era scappato dalla mia custodia, la mattina del 14 agosto, durante la consueta passeggiata mattutina sul lungomare della città. Immediatamente io è i miei familiari, ci siamo messi alla ricerca del cane, invano. Le ricerche sono proseguite anche durante tutta la giornata del 15 agosto, rivelandosi, ahimè, anche in questo caso infruttuose.

Nel pomeriggio del 16 agosto, ho ricevuto la ferale notizia. La carcassa di Killer era stata ritrovata lungo la banchina del porto di Reggio.

Come se non bastasse il dolore dovuto alla perdita di un compagno di vita, ho dovuto scoprire mio malgrado, che su qualche organo di informazione online, la morte del mio cane, veniva attribuita al padrone stesso, millantando un ipotetico abbandono pre vacanziero. Inspiegabile, anche alla luce del fatto, che il sottoscritto possiede contemporaneamente un altro cane. Immediatamente sui social network, era già partita una violenta campagna d'odio in maniera del tutto ingiustificata.

Killer era il quarto dobermann che ho avuto il piacere di allevare. Il quarto cane, che ha accompagnato la mia esistenza, il quarto compagno di vita. Duole dover sopportare, oltre al dolore di una perdita, l'attribuzione dell'eliminazione di un cane amorevole come Killer. Si, perché a dispetto del nome, Killer era un cane affabile, giocherellone. Non consento a nessuno di intaccare una intera vita spesa, in compagnia di animali come i cani. Mai è poi mai avrei potuto persino immaginare di compiere un gesto così abietto ed inumano.

La relazione veterinaria, stilata dalla Capitaneria di Porto reggina, ha ampiamente riportato non solo le buone condizioni fisiche dell'animale, ma quanto è principalmente, ha sottolineato la cura con cui Killer era regolarmente accudito.

Solo chi intende, con dolo, fare cattiva informazione, fomentando l'odio, e gridando allarme, può approfittare del dolore, millantando soppressioni di animali in maniera scorretta.

In alternativa, chiunque lo voglia, potrà chiedere a qualsiasi veterinario della provincia reggina, a qualunque allevatore di Dobemann del sud Italia, chi è il sottoscritto, e con quale cura ed amorevolezza, ha sempre curato e allevato questi animali.

È proprio vero che, solo chi ha sperimentato l'amore di un cane, può comprendere il vero senso della parola "amore".