Reggio verso le elezioni: strategie per un'alternativa a sinistra

Questi i contenuti di un documento redatto da movimenti, associazioni,

forze politiche e singoli cittadini che nelle ultime elezioni europee

hanno dato vita al comitato reggino di sostegno alla lista "L'Altra

Europa con Tsipras", per una lista/liste di alternativa alle prossime

elezioni comunali di Reggio Calabria:

In un contesto molto delicato quale quello del Comune di Reggio Calabria, caratterizzato da una triste fase di malgoverno, malaffare politico, disastro economico-finanziario, ambientale, sociale e culturale, ormai assunto da tutti con il termine negativo di Modello Reggio, e a seguito di due anni di amministrazione commissariale chiusa nel palazzo, opaca, deludente in rapporto alle attese, appare più che mai necessario un forte segno di discontinuità.

Tale segnale può venire dal fronte sociale che si riconosce nel Progetto della Lista "L'Altra Europa con Tsipras", che alle ultime elezioni ha raggiunto nella nostra città quasi l'8% dei consensi, un risultato ragguardevole e tra i più alti d'Italia.

In questa prospettiva, con riferimento alle imminenti scadenze elettorali, si ritiene che:

· la forza e la credibilità di questo Progetto siano legate alla capacità di strutturare una soggettività politica nuova e non un ennesimo cartello elettorale;

· le scelte politiche locali, anche in occasione di competizioni elettorali, devono essere assunte mantenendo gli elementi essenziali di chiarezza politica che sono stati determinanti per l'esito positivo delle elezioni europee; in particolare, affinché una lista possa essere riconosciuta in continuità con il progetto in atto è necessario che rispetti almeno le seguenti condizioni:

- sia chiaramente alternativa ad ogni aggregazione politica responsabile del sistema delle larghe intese fonte di una politica rigorista ed antipopolare, e del "modello Reggio" disastroso per la nostra città ;

- assuma le connotazioni di una lista di cittadinanza, per valorizzare le risorse e le competenze dei movimenti territoriali e della cittadinanza attiva.

Per questo motivo le forze sociali e politiche che si sono impegnate nei mesi scorsi per l'affermazione de "L'Altra Europa con Tsipras", intendono presentare per le prossime elezioni amministrative una programma e un percorso autonomo dalle forze politiche delle "larghe intese" e del "modello Reggio", auspicando la composizione di una lista di alternativa ispirata al nostro Progetto ovvero un gruppo di liste in coalizione, ma sempre di alternativa, similmente a quanto avvenuto in altri contesti.

La scelta trova giustificazione in quattro ordini di motivazioni:

- la necessità di dare una risposta responsabile e chiara a migliaia di persone che hanno creduto nel nostro Progetto, in coerenza con i contenuti e i messaggi espressi nella campagna per le Europee;

- l'opportunità di verificare la consistenza e la capacità aggregativa delle componenti che si ritrovano sul percorso tracciato;

- la convinzione che esiste uno stretto intreccio tra questioni nazionali e locali e che una proposta credibile di governo comunale non possa ammettere alleanze con i partiti responsabili delle politiche di austerità, che stanno soffocando gli enti locali, e delle politiche sempre più manifeste contro la Costituzione, la democrazia, il mondo del lavoro;

- la consapevolezza che esista una robusta componente di elettorato disgustata dalla vecchia politica, che non si riconosce più nei partiti tradizionali e che non si possa lasciare campo libero ad una formazione politica come il M5S capitanata da un Grillo oggi più che mai pericoloso nel suo posizionamento ambiguo e contro il Mezzogiorno d'Italia.

Per Reggio Calabria, si ritiene inoltre che debbano costituire premesse fondamentali di un programma di governo condiviso, i seguenti punti:

1. Liberazione della politica comunale dalla corruzione, clientela, affarismo e collusione con forze criminali, proprie del "Modello Reggio";

2. Rifiuto delle larghe intese, delle politiche consociative, del cambio casacca individuale dettato da carrierismo politico, che ha contraddistinto spesso i partiti in anni recenti;

3. Attivazione di forme concrete ed efficaci di democrazia partecipata, mediante consulte previste dallo Statuto Comunale, assemblee di quartiere, spazi di vita pubblica;

4. Una nuova politica per i Beni Comuni, per:

- ripubblicizzare le società miste attraverso la creazione di aziende speciali comunali e bloccare ogni rapporto tra istituzioni ed ambienti mafiosi;

- Acqua Pulita Bene Comune per tutti;

- un nuovo e diverso governo del territorio dicendo stop al consumo di suolo e puntando al recupero delle periferie degradate;

- una gestione diretta del patrimonio edilizio, fonte di notevoli risorse, fermando l'assurda svendita dei "gioielli di famiglia";

- valorizzare il patrimonio archeologico, paesaggistico e naturalistico, diffondere la cultura e le arti;

- realizzare la raccolta differenziata spinta porta a porta con l'obiettivo rifiuti zero;

- riorganizzare la macchina organizzativa, burocratica e finanziaria comunale, per la massima trasparenza, efficienza, innovazione e protezione da condizionamenti affaristico-mafiosi;

- una mobilità equo-sostenibile e la sicurezza stradale, un rilancio dell'ATAM mediante nuove politiche per il trasporto pubblico locale;

5. Una corretta razionale e trasparente gestione delle risorse economiche, con l'attivazione di incentivi e riduzione delle tasse comunali alle classi sociali meno abbienti, uno sviluppo armonico e razionale dei servizi sociali e di salute pubblica;

6. Un diverso e nuovo modo di progettualità, partecipata e non calata dall'alto, recupero e completamento delle strutture pubbliche incompiute o inutilizzate.

I movimenti le associazioni e le forze politiche che si riconoscono in questi principi, sono già al lavoro per elaborare un programma comune condiviso, organizzando momenti di confronto con le associazioni, i movimenti e la cittadinanza, con iniziative che si svolgeranno in tutta la città.