I parlamentari Dieni e Parentela (M5S) visitano il canile di Mortara (RC)

L'occupazione ha fatto in modo che venissero alla luce tutte le storture che in questi anni ci sono state nella gestione o meglio nell'abbandono di una struttura pubblica come il canile di Mortara. Grazie all'azione di Dacci una zampa in pochi giorni sono state completate le procedure per ottenere agibilità e accatastamento della struttura e questo è la prova che quando i cittadini si impegnano in prima persona le cose possono cambiare". Ha commentato così la deputata del Movimento 5 stelle Federica Dieni, l'esperienza dell'occupazione del canile di Mortara, la struttura completata nel 2006, conclusa nel 2008 e mai entrata in funzione che i volontari di Dacci una zampa hanno occupato circa venti giorni fa per rispondere all'emergenza randagismo in città. Visibilmente impressionata dal lavoro dell'associazione che in poco più di venti giorni ha recuperato e assistito oltre un centinaio di cani, trenta dei quali hanno già trovato una casa e una famiglia, abbandonando definitivamente il canile in cui erano stati accolti, la Dieni ha commentato "questa è un'esperienza estremamente positiva per la città di Reggio Calabria, che è vicina ai volontari come dimostrano le tantissime donazioni che sono state raccolte, come la continua affluenza di visitatori al canile, che è divenuto anche un centro di aggregazione". Un'esperienza cui - dice la Dieni a nome del Movimento – "abbiamo tutta l'intenzione di essere vicini. Francesco Molinari ha già presentato per noi un'interrogazione parlamentare al Senato e altre ne seguiranno". A farle eco, il collega Paolo Parentela, anche lui presente oggi pomeriggio al canile, che al termine del lungo sopralluogo ha voluto commentare "c'è da dire innanzitutto che questa è una struttura bellissima, che tante risposte potrebbe dare al territorio, potrebbe essere un esempio virtuoso non solo per la Calabria ma per tutto il Paese, ed è un peccato che sia stata abbandonata per tutti questi anni. Noi oggi siamo qua per dare manforte alla battaglia di Dacci una zampa che sosteniamo al 100% e faremo tutto il possibile per dare una mano. Dopo l'interrogazione presentata in Senato, faremo lo stesso anche alla Camera, aggiungendo magari anche gli elementi emersi nel corso delle ultime ore". In mattinata infatti, all'esito del positivo sopralluogo degli ispettori Asl e dei tecnici del Comune nella struttura per eventuali adeguamenti – i quali hanno dichiarato che non esiste alcun elemento strutturale o igienico sanitario ostativo all'apertura – è emerso che nell'ultima settimana sono state finalizzate le procedure per dare l'agibilità alla struttura e terminare l'accatastamento. Pratiche rimaste a languire per anni, "ma che casualmente – dicono da Dacci una zampa – da quando abbiamo concretamente sollevato la questione, riportando il canile di Mortara al centro del dibattito cittadino e mostrando i servizi che può e deve offrire , nel giro di poche settimane sono state portate a termine. Certo stupisce che l'amministrazione non abbia inteso comunicare in maniera ufficiale un risultato che tanti anni è costato raggiungere". Adesso - dicono i volontari – "auspichiamo che la triade commissariale prenda atto della situazione emergenziale del randagismo in città, emanando in tempi consoni un'ordinanza contingibile e urgente per l'affidamento del canile a Dacci una zampa, che ci permetta di continuare a lavorare con serenità, come di mettere a frutto l'aiuto e i servizi che da più parti, anche della Pubblica amministrazione e dell'Asl sanitaria, ci sono stati proposti". Tuttavia dalla commissione – aggiunge Dacci una zampa – "attendiamo ancora una comunicazione sui tempi di scioglimento della riserva per l'emissione di quell'ordinanza, ma il tempo è forse l'unica cosa che né i cani né la città hanno. Per questo auspichiamo un incontro urgente con il prefetto Sammartino per metterlo al corrente della situazione".