Bronzi all'Expo? Arena fuori dal coro attacca la Soprintendenza

arenademi ildispaccio"Fino a quando i Bronzi e il Museo Nazionale saranno gestiti dalla Soprintendenza come fino ad oggi è stato fatto, non stupisce che ciclicamente si ponga il problema della loro esposizione itinerante". E' una voce fuori dal coro quella che arriva dall'assessore regionale alle Attività Produttive, nonché ex sindaco di Reggio Calabria, Demi Arena, con riferimento alla querelle sullo spostamento dei Bronzi di Riace all'Expo di Milano.

"È da accettare, quindi, che Sgarbi e molti altri possono avanzare proposte o lanciare le loro provocazioni, che scaturiscono essenzialmente dall'inerzia e dalla incapacita' degli addetti ai lavori nostrani a radicarsi sul territorio a cui appartengono i Beni tutelati. Ecco perché sono solo e sempre i Bronzi ad essere oggetto di proposte itineranti e non anche le altre opere d'arte di alto valore . Non mi appassiona entrare nel merito della questione spostamento sì/no, in quanto ritengo sbagliato assumere posizioni preconcette , ritengo invece opportuno discutere con equilibrio e pacatezza, non ritengo altresi' utile ribadire quanto da me espresso qualche giorno addietro in merito alle ragioni per le quali i bronzi non siano stati fino ad oggi adeguatamente valorizzati e quindi non abbiano prodotto ricadute soprattutto di carattere economico" dice ancora Arena.

Poi le proposte dell'ex sindaco: "Oggi occorre dare un forte segnale di discontinuità e programmare il futuro di una struttura, il museo, che deve esporre tutte le opere di inestimabile valore custodite fino ad oggi negli scantinati e soprattutto sprigionare quelle potenzialità' che consentano ai visitatori di apprezzare il nostro patrimonio culturale e naturale (via Marina). Ecco perché oggi occorre che la Soprintendenza indichi la data di apertura del museo ,posto che non esistono impedimenti di natura finanziaria e tra l'altro essendo venuti meno i contenziosi , le procedure sono di esclusiva competenza della soprintendenza stessa. Non vorremmo che questa incapacità gestionale fosse attribuita ad una incapacità della classe dirigente locale e ancora più dell'intera popolazione calabrese a gestire i propri beni culturali e quindi passasse l'idea che i Bronzi debbano essere trasferiti ad aree molto più capaci di "sfruttarli". Anche questo è discriminazione ! E viene alimentata proprio da quei funzionari cui lo Stato invece attribuisce il compito di sostenere le popolazioni locali nel processo di valorizzazione del proprio patrimonio".

Agire e agire in fretta, secondo Arena: "Ogni qual volta si sia voluto privare la città di qualcosa, si e' architettata una campagna a tutto campo, volta a evidenziare di volta in volta aspetti negativi, e tendente ad ottenere una spoliazione che puntualmente è poi avvenuta . E' reale e oggettivamente riscontrabile, che a oggi, l'Italia prima e la Calabria poi, in occasione di un irripetibile appuntamento qual'e' l'Expo, vengano private di un importante attrattore culturale quale , appunto è il Museo Nazionale, proprio a causa della incapacità di chi, è preposto a dare elementi certi, necessari alle diverse istituzioni ed agli operatori economici per programmare la propria attività . La situazione è kafkiana: non possiamo vivere in una perenne incertezza" conclude Demi Arena.