Bronzi all'Expo, contrario anche il consigliere regionale Vilasi (FI)

"Primo riscontro ufficiale: i Bronzi di Riace sono stati visitati negli ultimi sei mesi da 98 mila persone. Seconda questione: le statue presentano, secondo quanto rilevato dai tecnici, numerose microfratture che ne possono pregiudicare ulteriormente la loro integrità. Terza questione: muovere da Reggio Calabria i Bronzi, significa chiudere il Museo nazionale della Magna Grecia, in questa fase, tra l'altro, interessato da una ristrutturazione che ne permette un utilizzo parziale".

Lo afferma in una dichiarazione il consigliere regionale di Fi, Gesuele Vilasi.

"Sul piano politico, intanto – continua Vilasi – mi pare sia chiaro, per come ha dichiarato pubblicamente l'on Iole Santelli, coordinatrice regionale del partito - che Fi è ufficialmente contraria alla trasferta dei Bronzi per l'Expo 2015. Chiarito questo versante, ritengo assolutamente fuori controllo 'l'intemerata' del prof. Vittorio Sgarbi, condita dai pregiudizi sulla ndrangheta e sui calabresi. La Calabria – prosegue Vilasi – è terra difficile, ma al suo interno vivono migliaia di persone che ancora non hanno ceduto al ricatto della delinquenza organizzata, anzi, si rivolgono a gran voce allo Stato di attrezzare adeguatamente sul piano del contrasto e della prevenzione sociale, una forte azione di recupero del territorio e dell'agibilità civile. La cultura non è un'esigenza soltanto del prof. Sgarbi, ma un bisogno di tutti i cittadini, soprattutto i calabresi, che con il loro potenziale di testimonianze archeologiche e paesaggistiche, possono davvero scrivere pagine nuove per attrarre visitatori e turisti e ridare alla società civile quella passione per la libertà, la sola che alimenta l'orgoglio di sentirsi cittadini e non sudditi. Mi auguro che le parole del prof. Sgarbi non siano state il classico 'sasso in piccionaia' giusto per testare la reazione della nostra regione, perché vorrebbe dire che i calabresi necessitano di vivere sotto tutela e sempre disponibili alle scelte altrui. Non è questa la strada per incontrarci: anzi, il tentativo di sottrarci una delle pochissime risorse come i Bronzi di Riace, costituirebbe davvero un atto di straordinaria arroganza verso cui sapremmo reagire adeguatamente".