Lo studio del Cereso: ecco il quadro del gioco d’azzardo patologico a Reggio Calabria

slotmachineAvviatosi nel 2013, il progetto "Ma la vita non è un colpo di fortuna" - Azioni di sostegno, accompagnamento e prevenzione del gioco d'azzardo patologico, promosso dall'Ufficio Caritas dell'Arcidiocesi di Reggio Calabria – Bova, grazie al sostegno del Fondo 8xmille Italia, e gestito operativamente dal Centro Reggino di Solidarietà, ha offerto risposte concrete ai bisogni ad oltre 100 giocatori patologici ed alle loro famiglie che si sono presentati ai diversi servizi previsti.

Il progettopromuove infatti un programma integrato di prevenzione ed intervento sul gambling (dipendenza da gioco patologica) puntando ad informare e sensibilizzare la popolazione riguardo all'esistenza del GAP, ai principali sintomi ed ai fattori di rischio; fornendo un servizio di informazione, sostegno e consulenze specifiche sia a chi manifesta direttamente il problema sia ai familiari; creando e sostenendo una rete con altre associazioni, con i servizi territoriali, i medici di base, i centri giovanili.

I risultati raggiunti nell'ultimo anno riportano numeri importanti e che certamente rimandano alla necessità di un continuo impegno sul fronte del contrasto al gioco d'azzardo patologico.

Attraverso il servizio di supporto al reddito ed alla gestione economica per l'accesso a beni di prima necessità sono stati erogati, direttamente alle famiglie, circa 12mila euro in buoni sociali prepagati e per cui si prevede di superare quota 20mila sino a dicembre 2014.

Sempre nell'ultimo anno: oltre 120 contatti telefonici, più di 80 primi colloqui orientati ad accompagnare la persona a prendere coscienza della dipendenza ed a potenziare e consolidare le strategie necessarie per modificare il proprio stile di vita; 40 persone inserite in un percorso riabilitativo, di cui 20 nell'ultimo semestre; 50 gruppi di auto aiuto; 10 incontri di counselling familiare.

Tutte le attività sono state sostenute parallelamente da un'azione di prevenzione promossa tra le fasce giovanili. In particolare presso L'Istituto "R. Piria" di Reggio Calabria, con una serie di incontri rivolti alle 4 e 5 classi sulle tematiche del gioco d'azzardo ed i rischi ad esso connessi.

"Ma la vita..." è stato anche occasione di incontro e confronto con tutte le altre realtà associative ed istituzionali che sul territorio operano a favore della prevenzione e del contrasto alla diffusione del Gap. Il progetto è stato spazio per la creazione ed il consolidamento di reti locali capaci di analizzare il fenomeno dalle diverse prospettive: dalla patologia alle connessioni con la criminalità organizzata come attività illegale e di riciclo.