Anche dalla Casa della Legalità di Genova sostegno all'occupazione di "Dacci una zampa"

Anche da Genova, da una delle più note e autorevoli associazioni antimafia, la Casa della legalità, arriva la solidarietà all'occupazione del canile di Mortara, la struttura comunale conclusa nel 2006, inaugurata nel 2008 e mai entrata in funzione. Il presidente dell'associazione, Christian Abbondanza ha voluto scrivere al prefetto Claudio Sammartino per invitarlo a intercedere presso la triade prefettizia per "Una soluzione positiva per la comunità che deriverebbe da un accordo formale tra la gestione commissariale del Comune e l'Onlus "Dacci una zampa", sottolina Abbondanza e che "segnerebbe, tra l'altro, in modo positivo l'immagine della gestione commissariale stessa, in quanto capace di interagire, nell'ambito delle proprie funzioni e delle finalità dell'Ente, con la parte della società civile calabrese". Scrive infatti il presidente della Casa della legalità a nome di tutta l'associazione, rivolgendosi al prefetto Sammartino,"le inoltriamo la presente perché venuti a conoscenza della problematica connessa alla struttura del Canile Municipale di Mortara. Detta struttura di proprietà del Comune di Reggio Calabria venne inaugurata nel 2008 ma, con la precedente gestione dell'Ente, viziata dal contesto di un'amministrazione condizionata/infiltrata dalla 'ndrangheta, non entrò mai in funzione. A seguito dell'emergere di elementi gravi in merito alla struttura di Taurianova la gestione di questa è stata oggetto di interdittiva antimafia. Considerando che tale struttura era l'unica nell'ambito della provincia di Reggio Calabria (e forse era l'unica proprio perché strettamente legata ai sodalizi 'ndranghetisti), a seguito della chiusura risulta completamente inesistente, nel territorio della provincia in questione, una struttura adibita alla funzione di canile o rifugio pubblico.

In questo contesto si inserisce l'iniziativa di diversi cittadini, a partire da quelli dell'Onlus "Dacci una zampa", di rendere funzionante la struttura del Canile di Mortara, al fine di sopperire – con il volontariato – alla carenza conclamata ed appena richiamata". Ma – continua Abbondanza – "si è letto che i Commissari Prefettizi che gestiscono il Comune di Reggio Calabria avrebbero deciso di procedere contro l'associazione "Dacci una zampa", sino ad indicare la possibile azione di sgombero dei locali del Canile di Mortara. Si presume che tale presa di posizione derivi dalla non conoscenza dei fatti che hanno condotto tale associazione e molti cittadini ad impegnarsi, con il volontariato, nell'offrire quel servizio pubblico che risultava totalmente inesistente. L'occupazione del Canile di Mortara non è infatti stata promossa per sottrarre alla legalità o ad altra funzione la struttura, ma per sottolineare la necessità di renderla attiva proprio per la funzione per cui era stata realizzata ed inaugurata nel 2008".

Un'analisi attenta e una sintesi precisa della situazione in base alla quale anche la Casa della legalità "chiede quindi al Vostro Ufficio di procedere ad una composizione della questione, magari promuovendo un incontro tra la gestione commissariale del Comune di Reggio Calabria ed i rappresentanti dell'Onlus "Dacci una zampa", al fine di individuare una modalità di gestione temporanea (in attesa di definizione di un bando di gara pubblico) che permetta di garantire un servizio di pubblica utilità, attraverso i volontari dell'associazione. Sono molteplici i casi in cui strutture pubbliche, anche in considerazione delle difficoltà econome degli Enti Locali, vengono date in gestione temporanea ad associazioni di volontariato così che le possano rendere funzionanti e rispondenti alle esigenze della comunità. Il Comune di Reggio Calabria potrebbe quindi, con supporto della Prefettura, individuare la modalità migliore per procedere in una sinergia tra associazionismo e Pubblica Amministrazione al fine di garantire l'immediata funzionalità della struttura comunale (altrimenti chiusa) del Canile di Mortara".

Ma – sottolineano dalla Casa della legalità – "Si tenga anche, inoltre presente, che se il problema dei cani abbandonati esiste durante tutto l'arco dell'anno, nel periodo estivo, delle ferie, registra, purtroppo, un drammatico aggravamento. Una soluzione positiva per la comunità che deriverebbe da un accordo formale tra la gestione commissariale del Comune e l'Onlus "Dacci una zampa", segnerebbe, tra l'altro, in modo positivo l'immagine della gestione commissariale stessa, in quanto capace di interagire, nell'ambito delle proprie funzioni e delle finalità dell'Ente, con la parte della società civile calabrese".