Confindustria Reggio Calabria rinnova i presidenti delle sezioni e rilancia l’impegno per la Città

Confindustria Reggio Calabria si prepara a rilanciare la sua azione a favore dell'economia della Città metropolitana, rinvigorendo il suo impegno di associazione di categoria fortemente presente nelle dinamiche socio-politiche del territorio. Dopo il successo dell'assemblea pubblica, che ha sancito un momento di sintesi dell'impegnativo lavoro svolto nell'ultimo anno, alla presenza del vicepresidente nazionale Marco Gay, adesso Via del Torrione sta procedendo al rinnovo, per il biennio 2014-2016, delle sezioni che costituiscono il vero motore della mission confindustriale, secondo un metodo di lavoro partecipato, ampio e aperto che punti al più vasto coinvolgimento delle numerose aziende iscritte.

Nei giorni scorsi, con la celebrazione delle assemblee di alcuni settori dell'articolata organizzazione di Confindustria, si è proceduto ad avviare questa fase di nuovo impulso dell'attività associativa.

Novità nella sezione Meccanica, di cui è stato eletto presidente Giuseppe Febert, che subentra a Cosimo Allera. Una conferma, invece, per la sezione Servizi alle imprese e alle persone, che anche per il prossimo biennio sarà guidata da Antonio Fossato. Nel segno della continuità il lavoro della sezione Turismo, affidata anche per il 2014-2016 al presidente regionale di Federturismo Confindustria, Giuseppe Nucera.

La scelta delle aziende associate del settore Terziario è infine caduta su Agostino Silipo che ne è stato eletto presidente.

"Si tratta di un passaggio importante per Confindustria – commenta il presidente dell'associazione, Andrea Cuzzocrea – che negli ultimi due anni ha svolto un ruolo di attiva protagonista della vita pubblica cittadina, peraltro in una fase estremamente difficile per la comunità reggina. Il nostro obiettivo è continuare a esercitare un costante ruolo di stimolo nei confronti della classe dirigente locale e di sollecitare interventi concreti verso l'economia della Città metropolitana, di cui finora si è parlato troppo poco e troppo genericamente".