Motta San Giovanni (RC), a Lazzaro continua l’emergenza sanitaria e ambientale a seguito di liquami fognari non depurati e odori nauseabondi e insalubri

"La situazione igienico sanitaria nel torrente Oliveto si è palesemente aggravata per la fuoriuscita di liquami fognari non depurati che hanno invaso l'alveo fluviale. Infatti da un foro a suo tempo appositamente praticato alla base di una struttura di cemento che raccoglie le acque fognarie della periferia Nord del paese, posta lato monte in adiacenza del ponte stradale Oliveto, fuoriescono i liquami non depurati che volutamente incanalati in una cunetta a cielo aperto in parte ristagnano lungo l'alveo e in parte proseguono speditamente verso il mare". Lo afferma Vincenzo Crea, Referente unico dell'ANCADIC Onlus e Responsabile del Comitato spontaneo "Torrente Oliveto".

"Lo stato dell'arte fa legittimamente ritenere che qualcosa non funziona come dovrebbe, forse le pompe di sollevamento non sopportano tutto il carico fognario da spingere al depuratore. La situazione non è rosea, non lo è mai stata, tantomeno con la realizzazione del nuovo depuratore, come si cerca di far credere. Tale scarico fino a poco tempo addietro era invisibile perché i liquami che scorrevano fra la vegetazione si miscelavano con le acque torrentizie, oggi che l'alveo fluviale è asciutto emergono le magagne. Il problema si aggiunge alle insopportabili esalazioni nauseabonde che si sprigionano dalla vicina stazione di pompaggio soprattutto nei momenti in cui dalle periferie giungono i liquami, come meglio segnalato pochi giorni addietro alle istituzioni competenti e agli Organi d'Informazione di cui non tutti hanno attenzionato la problematica di interesse pubblico. La priorità alla salute e alla sicurezza dei cittadini non è di questo paese. Gli abitanti di Lazzaro continuano esattamente come prima di realizzare il depuratore dell'Oliveto a respirare i miasmi delle fogne e a vivere in un ambiente non sano con il conseguente timore di riportare gravi danni alla salute. Quando si deciderà di porre fine a questa grave e assurda situazione ambientale che si trascina da oltre quarant'anni è sempre tardi".