Fondi Gal della Locride, Imperitura e Strangio: "Da Trematerra comportamento scorretto"

"Con rammarico registriamo da parte dell'Assessore regionale all'Agricoltura Trematerra un comportamento che ci pare poco rispettoso dell'autonomia dei territori". Lo affermano il presidente dell'Assemblea dei Sindaci della Locride Giorgio Imperitura
Il presidente del Comitato dei Sindaci della Locride Giuseppe Strangio.

"Abbiamo già espresso pubblicamente molte perplessità circa la paventata revoca dei fondi comunitari di cui è beneficiario il Gal Locride. Rimaniamo perplessi di fronte agli annunci dell'Assessore che, evidentemente, preferisce la stampa e il web al confronto nei territori. Apprendiamo infatti dai giornali che lunedì scorso, nelle chiuse stanze del Consiglio Regionale, si è tenuta una conferenza stampa di presentazione di bandi a favore della Locride. Conferenza stampa, giova sottolineare, a cui non ha partecipato nessun Sindaco, nessun agricoltore, nessun esponente delle organizzazioni agricole. Secondo quanto riportano i giornali, si tratterebbe dei fondi di pertinenza del Gal Locride. Da una ricerca effettuata sul sito della Regione non c'è traccia dei bandi né di altri provvedimenti amministrativi. L'unico risultato sortito da Trematerra sembra essere pertanto quello di avere sommato confusione a confusione. Nella nostra qualità di Sindaci esprimiamo rammarico per una vicenda che vede nessun vincitore e un solo sconfitto: il territorio. Invitiamo Trematerra alla chiarezza e all'auspicabile ravvedimento che ci sembra l'unica strada per avviare, con equilibrio, gli importanti investimenti a favore della Locride.
Invitiamo pertanto l'assessore Trematerra, il direttore del dipartimento Zimbalatti e il responsabile dell'ADG Zanfini a intervenire in assemblea pubblica dei Sindaci della Locride per concertare direttamente con gli attori principali del territorio, ossia le aziende agricole e i sindaci, i bandi per i finanziamenti destinati al territorio della Locride. Siamo disponibili a convocare l'assemblea in tempi strettissimi considerato che ormai il vero rischio è quello di perdere circa cinque milioni di euro che dovrebbero andare un territorio abbandonato e bistrattato da molti e, in particolare, dalla Regione Calabria".