Villa San Giovanni (RC), il consigliere comunale Morgante (Gruppo Misto) su fermo conti correnti contribuenti: “Operazione illegittima del Comune”

"Ancora una volta, a dispetto delle smentite dell'amministrazione comunale, la Regione Calabria continua a fornire dati inquietanti sullo stato di salute delle casse comunali, che la stessa Regione ha aggredito, rivolgendosi addirittura ad Equitalia perché provveda al pignoramento. La questione, già emersa lo scorso anno e che sindaco e vice sindaco avevano tentato di smentire, senza che mai l'assessorato regionale all'ambiente abbia rettificato il presunto errore, è riemersa nei giorni scorsi proprio a causa delle iniziative dello stesso assessorato regionale che, per scongiurare il blocco del sistema dei rifiuti, vuole costringere i Comuni morosi a pagare attraverso i pignoramenti. E, primo tra tutti, in provincia di Reggio Calabria, proprio il Comune di Villa San Giovanni, con un debito che sfiora gli 840 mila euro". Lo dichiara il consigliere comunale del Gruppo Misto di Villa San Giovanni, Massimo Morgante che aggiunge: "Un fatto gravissimo cui non ha fatto eco alcuna dichiarazione dell'amministrazione comunale che, però, continua a decantare l'ottimo stato di salute delle finanze comunali, in assoluta contraddizione con gli atti ufficiali della regione e con le dichiarazioni dell'assessore all'ambiente, Francesco Pugliano.
Di fronte alla oscura cappa che da tempo ammanta le attività di una amministrazione comunale, ormai guidata dal vice sindaco, Antonio Messina – tuona il consigliere comunale – l'unica cosa certa è che le difficoltà finanziarie dell'Ente possono evincersi dal modo brutale e illegittimo con il quale l'Ente, attraverso la società che si occupa della riscossione dei tributi, sta forzosamente operando i prelievi sui contribuenti. Negli ultimi giorni, infatti, sono pervenute (e sono state accertate) numerose segnalazioni di contribuenti cui è stato immobilizzato il conto corrente per presunti tributi non versati. Presunti perché, nei casi verificati, agli stessi contribuenti si contestavano omessi versamenti per immobili di cui non erano più proprietari da almeno 10 anni.
Non c'è dubbio, quindi – sostiene Morgante – che ci si trovi di fronte al tentativo di "raschiare il fondo" per recuperare somme in grado di dare respiro alle casse comunali, consentendo anche il pagamento di debiti verso imprese creditrici e la stessa regione. Così come è indubbio che la superficialità e la sciattezza con la quale si sta operando contro i contribuenti, senza effettuare alcun approfondito accertamento, si sta trasformando in una amara beffa per i cittadini i quali, pur non avendo pendenze tributarie con l'Ente, devono pure attivarsi per ottenere lo sblocco di conti correnti illegittimamente immobilizzati.
Il tutto – conclude – mentre è ormai prossima la richiesta di pagamento della Tassa sui Rifiuti, con l'ulteriore aumento per un servizio il cui maggior costo è esclusivamente addebitabile all'inerzia degli amministratori".