Reggio, le tre proposte di Libera per il patto dell’Atam con la città

"Il "patto per l'Atam" proposto dall'amministratore unico alla città segna, a nostro avviso, una tappa importante nella costruzione di un rinnovato rapporto tra i reggini e i propri beni pubblici. Già nell'assemblea pubblica dello scorso gennaio Libera richiese all'Amministrazione straordinaria di palazzo San Giorgio l'apertura di uno spazio di confronto per aumentare la partecipazione dei cittadini-utenti alle scelte delle società comunali di servizi. Raggiungere una gestione legale, efficiente e trasparente dei servizi pubblici locali significa, infatti, contribuire concretamente alla rinascita di una città dei diritti, libera dai condizionamenti della 'ndrangheta e del malaffare. Siamo certi che il "patto per l'Atam" avrà successo se i reggini torneranno, innanzitutto, a considerare l'azienda di trasporti come "cosa propria", impegnata a garantire il diritto ad una mobilità sostenibile ad un'intera comunità. E capace l'Atam, inoltre, di adempiere a questa missione con la coscienza di dover rappresentare un baluardo di trasparenza e legalità nonché, ci auguriamo, un modello per il contrasto economico alla 'ndrangheta. Per questo il coordinamento di Libera, a seguito di una prima proficua interlocuzione avviata con i vertici aziendali, ritiene indispensabile che l'Atam continui a segnare punti di svolta, anche simbolici, in questo percorso di corresponsabilità nella legalità". E' quanto si legge in una nota del Coordinamento Territoriale di Libera Reggio Calabria.

Il contributo di Libera al "patto" è, quindi, semplice quanto dirette e chiare sono le nostre tre principali proposte: "Auspichiamo l'adozione di un regolamento aziendale che disciplini assunzioni e collaborazioni presso Atam in maniera rigorosa, contrastando ogni pratica clientelare e garantendo la riserva di legge prevista a vantaggio delle categorie protette e, particolarmente, delle vittime del terrorismo, della violenza mafiosa e dei loro familiari. Proponiamo, inoltre, l'adozione di un regolamento aziendale per i contratti di lavori, servizi e forniture in grado di tenere a debita distanza dagli appalti gli imprenditori contigui a logiche e contesti mafiosi e, invece, di riservare una piccola parte degli affidamenti agli imprenditori che abbiano denunciato e contribuito alla condanna di estortori e usurai. Libera propone, infine, all'Atam di aderire alla campagna antiracket e di consumo responsabile "ReggioliberaReggio - La libertà non ha pizzo", confermando la dichiarata ostilità dell'azienda ad ogni imposizione estorsiva e rendendo così la stessa uno dei più grandi consumatori responsabili della nostra città. E' anche da questi segni, inequivocabili e concreti, di partecipazione consapevole e responsabilità condivise che passa il salvataggio e il rilancio del bene pubblico Atam e dell'intera comunità cittadina" conclude la nota.