'Ndrangheta, massoneria e Dell'Utri: "il ruolo di contatto" di Aldo Miccichè secondo la Cassazione

miccichealdo"Le indagini condotte dalla direzione distrettuale antimafia di Reggio Calabria hanno accertato il "ruolo di contatto di Aldo Miccichè tra la 'ndrina di Gioia Tauro e ambienti politico-istituzionali". Lo scrivono i giudici della sesta sezione penale della Corte di Cassazione che hanno respinto il ricorso di Aldo Micciche, 78enne ex esponente calabrese della democrazia cristiana, contro la decisione del tribunale del Riesame di Reggio Calabria che ha confermato lo scorso novembre alcune misure coercitive nei suoi confronti dopo la sua estradizione dal Venezuela. "In definitiva ritiene il collegio che la valutazione operata dal tribunale in ordine al ruolo del ricorrente - scrivono i supremi giudici - quale uomo di contatto tra gli appartenenti alla 'ndrina dominante di Gioia Tauro e ambienti politico istituzionali sia conforme alle risultanze investigative". Miccichè è accusato accusato di "essersi interessato al fine di alleggerire il 41 bis, carcere duro, nei confronti del boss. Giuseppe Piromalli di Gioia Tauro". "Il tribunale - spiegano i giudici della Cassazione - ha rievocato gli esiti delle intercettazioni telefoniche nonchè il tenore di significativi colloqui intercorsi tra il ricorrente , uomo politico in un non recente passato e successivamente trasferitosi in Venezuela, e Gioacchino Arcidiaco, amico di Antonio Piromalli a sua volta figlio di Giuseppe Piromalli, capo riconosciuto della omonima 'ndrina di Gioia Tauro". I giudici della sesta sezione penale della Suprema Corte spiegano che Miccichè "dal contenuto delle intercettazioni" anche se da tempo all'estero "si consideri a più riprese partecipe a pieno titolo del sodalizio mafioso". A tal fine vengono citate le intercettazioni telefoniche inserite nell'ordinanza cautelare emessa il 9 luglio del 2008 nei confronti dello stesso Miccichè quando quest'ultimo "consiglia Arcidiaco di far valere con forza le nostre ragioni, cioè della 'ndrina, al cospetto di un importante uomo politico, Marcello Dell'Utri". "Riferisce - scrivono i giudici della Cassazione - direttamente allo stesso Antonio Piromalli dei contatti intrattenuti o previsti con vari uomini politici (on. Mastella, sen. Tassone, sen. Colombo) nonchè di contatti con non meglio indicati ambienti della massoneria". (Agi)