L'Ente Parco d'Aspromonte incontra ragazzi dei Laboratori Socio Occupazionali di Catona, gestito dall’Associazione Piccola Opera Papa Giovanni

Un'emozione indescrivibile. Un'esperienza che ti lascia dentro il vero e autentico senso della vita. Sono questi i sentimenti "puri" che hanno accompagnato il "racconto" dell' Aspromonte che l'Ente Parco ha "narrato" ai ragazzi dei Laboratori Socio Occupazionali di Catona, gestito dall'Associazione Piccola Opera Papa Giovanni in convenzione con il Comune. Una giornata fortemente voluta dal Presidente dell'Ente Parco, Giuseppe Bombino e dal Presidente del Centro Comunitario Agape Mario Nasone.
Il Presidente Bombino, insieme al Direttore Tommaso Tedesco e alla dott.ssa Chiara Parisi (Ufficio promozione, comunicazione e relazioni con il pubblico e contratti), ha incontrato i ragazzi diversamente abili per presentare loro la natura aspromontana, l'unicità della sua biodiversità vegetale e animale anche attraverso la visione del video che racconta tutte le fasi propedeutiche alla reintroduzione del Capriolo in Aspromonte. Il filmato ha raccolto sorrisi, applausi ed entusiasmo tra i ragazzi che hanno mostrato grandissima curiosità verso le immagini proiettate.
E così via all' interazione: numerose sono state le domande formulate dai ragazzi a cui il Presidente ed i rappresentanti dell'Ente hanno risposto. Dal lupo ( "che non fa male all'uomo") al gatto selvatico, dal cinghiale ("che non si può cacciare in area protetta") al ghiro, animale notturno molto diffuso nelle foreste. Ma girando per la montagna è possibile anche avvistare la volpe, la faina, la martora, il tasso, il riccio e la lepre. Magari addentrandosi lungo le estese foreste di faggio, o nei boschi di pinete secolari, foreste densissime che rappresentano quasi un simbolo dell'Aspromonte.
"L'esperienza avviata con questo primo incontro - secondo Mario Nasone -, ha una forte valenza sociale e terapeutica perché ha permesso ai giovani con disabilità, grazie anche al Parco, di riscoprire ancora meglio le bellezze naturali che il nostro Aspromonte offre, un mondo che li ha stimolati e permette loro di vivere momenti di sano divertimento e di socializzazione".
Racconti densi, messaggi d'amore, e appuntamento a breve. Dove? Naturalmente in Aspromonte, perché i ragazzi dei Laboratori Socio Occupazionali non vedono l'ora di "salutare" il primo capriolo che a fine 2011, dopo quasi un secolo, è tornato ad abitare la nostra montagna. E l'Ente Parco li accompagnerà sicuramente nei posti più incantevoli e caratteristici.